DIOCESI – Riportiamo le parole di don Gianni Croci, direttore della Caritas Diocesana, che ci indica come aiutare le popolazioni turche e siriane colpite da un violento sisma lo scorso 6 febbraio:
“Le tristi notizie che arrivano da Turchia e Siria e le immagini di devastazione che stiamo vedendo non ci lasciano indifferenti. Le conseguenze del violentissimo terremoto, che ha colpito territori già provati da conflitti e da gravi problemi, assumono di ora in ora proporzioni sempre più gravi a causa della forza del sisma, del ritardo dei soccorsi, della fragilità delle costruzioni.
In questo difficile momento sentiamo vicine le comunità cristiane di quelle terre, antiche per tradizione, ma piccole di dimensioni. Eleviamo la nostra preghiera per tutta la gente di Turchia e di Siria colpita dal sisma perché non soccomba al dolore. Aiutiamo concretamente attraverso una colletta economica che verrà convogliata a Caritas Italiana, secondo le indicazioni dei Vescovi, e messa a disposizione delle chiese locali delle due nazioni colpite secondo progettualità costruite insieme.
Il vescovo Carlo invita tutte le comunità, domenica 12 febbraio 2023, a pregare e a raccogliere offerte durante le celebrazioni eucaristiche per le popolazioni colpite dal sisma.
Si raccomanda di non effettuare raccolte di beni materiali (vestiti, medicinali, generi alimentari ecc) e di non inviare, come richiesto da entrambe le Caritas nazionali, beni dall’estero.
Sul sito www.caritas.it e su www.caritasanbenedetto.it e www.diocesisbt.it sono disponibili i comunicati stampa e gli aggiornamenti sugli interventi in atto man mano che verranno definiti, secondo l’evolversi della situazione.
Le offerte vanno inviate con un bonifico a Caritas diocesi di S. Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto, IBAN: IT61K0306909606100000148373, causale: “Terremoto Turchia/Siria 2023”.
La preghiera e il dono saranno la risposta al grido del Cristo sofferente e ci aiuteranno a rendere la nostra Chiesa come la casa di Betania, ospitale e accogliente verso chi non ha più nulla”.