GROTTAMMARE – Il Comune punta ai fondi Pnrr per la progettazione territoriale e individua quattro storiche aree urbane da recuperare: l’ex salinatorio ferroviario nel Parco ciclistico “Daniela Calise”, gli antichi percorsi pedonali Santa Lucia-Stazione Ffs e Santa Lucia-Castello-Belvedere e la Porta Marina.
L’argomento è stato trattato e approvato nel corso dell’ultima riunione della Giunta, con la finalità di rispondere alla chiamata del “Fondo concorsi progettazione e idee per la coesione territoriale”, la misura a sostegno degli enti territoriali istituita con l’obiettivo di creare un parco progetti che consenta e sostenga l’accesso alle imponenti risorse finanziarie dei fondi strutturali e del Fondo per lo sviluppo e la coesione e della partecipazione ai bandi attuativi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), in vista dell’avvio del ciclo di programmazione 2021/2027. Grazie al decreto “Aiuti bis”, che ha allargato la platea dei destinatari ai Comuni con popolazione superiore a 20.000 abitanti, a Grottammare sono attesi 72.000 € di risorse da investire nella redazione di studi di fattibilità tecnico-economica.
“La cifra potrebbe non sembrare enorme – dichiara il sindaco Enrico Piergallini – eppure la funzione di queste risorse è fondamentale. Innanzitutto, perché consente di mettere su carta idee progettuali ed opere che fino ad ora non era stato possibile mettere in campo. Inoltre, si riempiranno ulteriormente i cassetti del Comune con studi di fattibilità pronti ad essere inviati ai bandi nazionali ed internazionali che saranno pubblicati. Questi fondi, inoltre, consentono di ampliare il novero dei tecnici che collaborano con gli enti locali, qualificando ancora di più la progettazione pubblica e aprendola a nuove generazioni di architetti e ingegneri. La maggior parte delle idee progettuali che disegneremo con questi fondi riguarderà principalmente due finalità: connettere in maniera più profonda l’area della stazione ferroviaria con la zona del Castello, rivalutando l’antico percorso che passava per Porta Marina; in secondo luogo, continuare nel recupero degli immobili ancora presenti sul territorio, destinati tempo addietro ad attività produttive, attraverso opere di archeologia industriale”.
Gli ambiti delle progettazioni ritenuti coerenti con gli obiettivi del Fondo si riferiscono in particolare al recupero di parti di aree urbane che, anche dal punto di vista infrastrutturale, sono in grado di promuovere la coesione economica, l’occupazione, la produttività, la competitività, lo sviluppo turistico del territorio.
In particolare, si tratta di:
a) riqualificazione edificio ex Salinatorio all’interno del Parco Calise con destinazione museale;
b) riqualificazione e valorizzazione percorso Santa Lucia-Parcheggio Stazione;
c) riqualificazione e valorizzazione percorso Via Sant’Agostino-Porta Marina. Restauro Porta Marina;
d) riqualificazione e valorizzazione percorso Santa Lucia-Castello-Belvedere.