“Tenendo conto del contesto attuale, ho preso posizione sin dalle prime battute del Symposium per inquadrare la nostra ricerca nei confronti della tragica vicenda degli abusi a carico dei chierici e la loro gestione da parte delle autorità ecclesiali”.

Lo ha spiegato il card. Marc Ouellet, prefetto del Dicastero per i vescovi, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione degli Atti del Simposio “Per una teologia fondamentale del sacerdozio”, svoltasi presso la Sala Marconi di Palazzo Pio. “Pur riconoscendo l’urgenza di un’analisi teologica di questo fenomeno, oltre i dati statistici o sociologici, non abbiamo focalizzato l’attenzione su questo tema nella convinzione che non abbiamo ancora tutti gli strumenti per farlo e che forse si combatte più efficacemente il male denunciato con proposte positive e preventive di ampio respiro”, ha spiegato il porporato a proposito degli abusi commessi da parte del clero: “Comunque questa problematica rimane urgente e dolorosa, non è stata ignorata né trascurata”, ha assicurato.

“L’obiettivo maggiore di questi libri è di suscitare un risveglio vocazionale, nella convinzione che una Chiesa sinodale non possa progredire con rinnovata coscienza missionaria senza l’impegno di protagonisti consapevoli e coinvolti in prima persona a seguire Cristo nella Chiesa per dare vita al mondo”, ha spiegato Ouellet a proposito delle pubblicazioni presentate oggi: “Tutta la nostra impostazione punta verso una rinnovata corresponsabilità tra i pastori e i fedeli laici in base ad un’ecclesiologia di comunione”.

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