Ha preso ufficialmente avvio, ieri, a Brasilia, la Campagna di fraternità, l’iniziativa quaresimale di solidarietà e sensibilizzazione che in modo capillare si svolge, da tradizione, in tutto il Brasile. “Fraternità e fame” è il titolo ufficiale della Campagna, accompagnata dal versetto biblico, tratto dal Vangelo di Matteo 14, 16: “Date loro voi stessi da mangiare!”.
In occasione della cerimonia di avvio della Campagna, svoltasi a Brasilia, nella sede della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile (Cnbb), Papa Francesco ha inviato un videomessaggio, in cui chiede che l’attenzione all’emergenza fame (che coinvolge attualmente almeno 33 milioni di brasiliani) sia “un atteggiamento costante di tutti noi, che ci impegna con Cristo, presente in tutti coloro che soffrono la fame”. L’intenzione è che questa riflessione generi in tutti, dice il Papa, “la consapevolezza che la condivisione dei doni che il Signore ci concede nella sua bontà non può essere limitata a un momento, a una campagna, a qualche azione puntuale”.
Nel messaggio, Francesco ricorda l’invito che Dio fa a percorrere un “cammino di vera e sincera conversione” e che la proposta della Campagna di Fraternità intende incoraggiare il popolo fedele “in questo cammino di incontro con il Signore”, con la proposta di rivolgere lo sguardo ai più bisognosi, “colpiti dal flagello della fame”. Denuncia il Papa: “Ancora oggi, milioni di persone soffrono e muoiono di fame. D’altra parte, tonnellate di cibo vengono scartate. Questo costituisce un vero e proprio scandalo. La fame è criminale, il cibo è un diritto inalienabile”, ha detto il Papa, ricordando un discorso ai Movimenti Popolari del 2014, per poi proseguire: “L’indicazione data da Gesù ai suoi apostoli ‘Date loro da mangiare’ (Mt 14,16) si rivolge oggi a tutti noi, suoi discepoli, affinché condividiamo, dal molto o dal poco che abbiamo, con i nostri fratelli e sorelle che non hanno nemmeno il necessario per soddisfare la loro fame. Sappiamo che soddisfacendo i bisogni degli affamati, soddisferemo il Signore Gesù stesso, che si identifica con i più poveri e affamati”.
La Campagna è stata presentata da dom Joel Portella Amado, segretario generale della Cnbb e vescovo ausiliare di Rio de Janeiro, il quale ha ricordato che da ben sei decenni la Chiesa in Brasile vive la Campagna di fraternità durante la Quaresima. Essa “si unisce a tutto ciò che si fa durante questo tempo liturgico affinché, dal punto di vista della comunione, la Chiesa in Brasile viva la conversione”, ha detto. Rispetto al tema della fame, dom Portella ha aggiunto: “Il Brasile sta affrontando la piaga sociale e umanitaria della fame, un fenomeno che dimostra l’incapacità di un Paese di offrire ai propri figli e figlie le condizioni necessarie per soddisfare il loro istinto di sopravvivenza e di sviluppo come persone. Quando la sopravvivenza non è soddisfatta, è la morte che si verifica. Abbiamo assistito di recente a ciò che sta accadendo agli Yanomami”, ha esemplificato.
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