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Card. Hollerich, “senza l’aiuto dello Spirito Santo le nostre assemblee riguarderebbero la politica della Chiesa”

(Foto Segretariato Generale per il Sinodo dei Vescovi)

La seconda giornata dell’Assemblea Continentale sinodale per l’Africa si è aperta questa mattina con la messa presieduta dal card. Jean-Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo e relatore generale della XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi. “Senza l’aiuto dello Spirito Santo, sarebbe un disastro. Le nostre assemblee riguarderebbero la politica della Chiesa. Abbiamo bisogno dello Spirito Santo e lo Spirito Santo scala i desideri che sono nel profondo del nostro cuore. I desideri superficiali si allontanano e lasciano il posto ai desideri profondi ispirati da Lui”, ha affermato il cardinale, e ha proseguito “lo Spirito Santo conduce alla giustizia e ad un giusto agire nel mondo, nel nostro piccolo mondo e nel grande mondo”. Definendo poi il processo sinodale, l’arcivescovo ha detto: “Dio ci apre anche la porta della Parola, perché una Chiesa sinodale è sempre una Chiesa in missione. In missione significa prima proclamare il Vangelo; annunciare Cristo risorto per noi e nello stesso tempo è anche un invito ad agire per la giustizia, per la pace e per l’ecologia. E questa azione è necessaria affinché le persone credano alla nostra predicazione. Se le nostre parole non gridano nei nostri atteggiamenti, siamo molto lontani dall’essere una chiesa di Gesù Cristo”. Inoltre, il cardinale ha sottolineato la necessità di una conversione nel modo in cui ci rivolgiamo alla gente. “Se vogliamo parlare alle persone di oggi e di domani, dobbiamo usare il loro linguaggio. Dobbiamo conoscere i loro valori, dobbiamo sapere cosa fa battere il loro cuore; Dobbiamo sapere cosa li rende felici, cosa li rende tristi”. Infine, il card. Hollerich ha ricordato che “in una Chiesa sinodale c’è un’autocorrezione perché se ascoltiamo i laici, se siamo consapevoli che tutti insieme siamo il popolo di Dio, allora ascoltiamo, sentiamo con le persone e possiamo cambiare i nostri atteggiamenti. Non c’è chiesa sinodale senza una conversazione sinodale. Quindi, il sinodo non riguarda il potere. Non si tratta di fare prove di democrazia. Si tratta dello Spirito Santo. Una Chiesa aperta al mondo, la cui missione è verso tutta l’umanità. È una Chiesa che sa pregare. È una chiesa in linea con lo Spirito Santo”.

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