SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Tra i finanziamenti previsti dal nuovo Piano della ricostruzione pubblica delle Marche presentato dal Commissario straordinario per la ricostruzione del sisma 2016 sen. Guido Castelli ci sono 4,7 milioni per la messa in sicurezza del vecchio palazzo comunale di piazza Battisti e 3,5 milioni per il risanamento di villa Rambelli. A breve la struttura del Commissario provvederà ad emanare le relative ordinanze.
“Abbiamo perseguito questi obiettivi sin dai primissimi giorni successivi al nostro insediamento – spiega visibilmente soddisfatto il sindaco Antonio Spazzafumo – con il consigliere Gino Micozzi ci attivammo subito per vedere come inserire questi due progetti negli elenchi delle opere da finanziare con i fondi per il sisma che prevedono contributi per opere anche fuori dal cratere strettamente inteso. Ma senza il contributo dei soggetti istituzionali competenti il risultato non sarebbe stato raggiunto. Per questo vorrei ringraziare in modo non retorico il presidente Francesco Acquaroli e il consigliere Andrea Assenti per aver ascoltato e preso a cuore le nostre istanze e il commissario per la ricostruzione Guido Castelli che ha seguito l’iter sin da quando ancora non aveva ricevuto questo incarico”.
“Su Villa Rambelli – prosegue Spazzafumo – ci muoveremo d’intesa con la locale sezione del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano che da anni si batte per restituire dignità a questo luogo incantevole e ancora poco conosciuto della nostra città. Per quanto concerne il restauro del vecchio Municipio, invece, vedremo come integrare questo finanziamento con l’accordo raggiunto con l’Agenzia delle Dogane che intende ubicare in quell’antico edificio una sua importante sede. Questo è un altro grande traguardo a cui teniamo molto, ottenuto con il determinante intervento del Sottosegretario al Ministero dell’Economia Lucia Albano. Tutti si sono spesi e si stanno spendendo in prima persona per la città di San Benedetto al di là delle considerazioni sugli schieramenti politici dei vari livelli di governo”.
Conclude Spazzafumo: “Da quanto detto si comprende come gli obiettivi che abbiamo raggiunto non siano il frutto di graziose concessioni, ma di un paziente, e soprattutto silenzioso, lavoro fatto di progettualità condivise e di una considerazione di cui gode la nostra città nelle sedi dove si prendono le decisioni. E poiché i finanziamenti vengono assegnati sulla base di progetti ritenuti fattibili e credibili, è evidente che l’organizzazione comunale è perfettamente in grado di far fronte alle sfide che le vengono proposte, al contrario di quanto è accaduto in passato”.