SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Prosegue la nostra rubrica dedicata alle nuove generazioni. Questa settimana abbiamo incontrato Anastasia Federici, studentessa dell’Istituto d’istruzione superiore “Augusto Capriotti” di San Benedetto del Tronto è prima classificata nella 3000 Americana Senior femminile dei “Campionati Italiani Indoor”. Classe 2005 vive a Monteprandone.
Quando inizia ad appassionarsi al pattinaggio?
Sin da bambina ho praticato numerosi sport. Avevo sei anni quando ho cominciato a pattinare, per gioco, in una piazzetta, con il tempo mi sono innamorata sempre di più di questa disciplina fino a quando all’età di 11 anni mia madre ha deciso di trasferirsi in Spagna, siamo rimaste lì due anni, così da poter allargare gli orizzonti e le opportunità a me e mia sorella. Lì ho continuato a pattinare e a fare le mie prime gare. Incoraggiata da mia madre, iniziavo a non vederlo più come gioco. Dopo due anni intensi in Spagna siamo tornate in Italia per motivi familiari, trasferendoci a San Benedetto così da poter rientrare nella grandissima squadra dove sono tutt’oggi e continuare così questa mia passione: Rolling Pattinatori Bosica. Il primo anno non è stato semplice, ma ne è valsa la pena sia come esperienza e sia come forma d’apprendimento per poter migliorare, senza mai arrendermi alle numerose difficoltà. Nel 2019 ho iniziato ad ottenere i miei primi risultati: 4ª alla Maratona d’Italia, l’unica gara che si fece quell’anno, poi nel 2020 nei miei primi Campionati italiani indoor (dopo un anno di blocco causa Covid) ottengo il 2º posto e 3º posto. Dopo aver conquistato diverse medaglie nella categoria Allieva sono stata convocata al mio primo raduno nella Nazionale italiana. Nel 2021 ho disputato il mio primo Europeo classificandomi 5ª, nel 2022 ,essendo junior primo anno, ho riscontrato alcune difficoltà ma nonostante tutto sono riuscita a conquistare delle medaglie ai Campionati italiani rientrando alla nazionale e facendo gli europei classificandomi abbastanza bene nella 10000 eliminazione e 2ª nella maratona: purtroppo per un solo posto non sono riuscita a partecipare ai mondiali. Terminata la stagione, più motivata di prima, decido che quest’anno sarà migliore della precedente, così con tanta costanza e motivazione ho affrontato la prima gara di apertura della stagione arrivando 2ª nella 5000 a punti nella categoria Junior femmine e 1ª nella 3000 americana categoria Senior femminile ai Campionati italiani indoor. Sono abbastanza soddisfatta per i primi risultati ottenuti ma voglio fare sempre meglio. Inoltre sono stata convocata al primo raduno della Nazionale italiana così da poter fare numerose prove e test per vedere le prestazioni e confrontarle. Per raggiungere determinati traguardi è fondamentale avere qualcuno al proprio fianco pronto a risollevarti. Devo ringraziare mia mamma che mi è sempre vicina e mi incoraggia anche quando vedevo tutto buio, il mio allenatore e la famiglia che credono nelle mie potenzialità.
Primo posto ai Campionati italiani indoor, quanto allenamento c’è dietro?
Tanto allenamento sia fisico che mentale, tanta costanza e tanta forza di volontà: non mollare alle numerose difficoltà che si presentano, ma rialzarsi più forti di prima.
Quante ore si allena durante la settimana?
Mi alleno tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, a volte capita anche due volte al giorno. Ci alleniamo alla pista di Martinsicuro e al Circuito stradale agraria, poi in base agli allenamenti che dobbiamo fare ci spostiamo a Senigallia, Pollenza o Pescara, se piove.
Quando è libera da impegni di studio e sportivi come ama trascorrere il suo tempo libero?
Poche volte ho del tempo libero durante la stagione, ma con la famiglia e il mio ragazzo appena finisco la stagione e ho una settimana di riposo, ci facciamo un bel viaggetto.
Lo sport è anche disciplina. A suo avviso quanto è importante per un giovane appassionarsi ad un’attività sportiva?
Per me lo sport è tutto. Quella che sono lo devo gran parte allo sport perché mi ha insegnato tanto, sia nel relazionarmi con me stessa nel miglior modo e sia ad apprezzare e vivere le giornate per quelle che sono. Per un giovane non c’è miglior cosa che appassionarsi a qualsiasi attività sportiva, ne vale il suo benessere fisico e mentale
La notte prima di una gara come la affronta?
Normalmente la notte prima di una gara mi dedico molto a me stessa, ascolto musica, leggo libri motivazionali, faccio molto stretching e sistemo tutto il necessario per poter affrontare nel miglior modo la gara del giorno dopo.
In futuro cosa le piacerebbe fare?
Vorrei diventare una nutrizionista, sempre nell’ambito di un atleta agonista. Negli anni dell’università continuerò a pattinare e in base ai risultati che riuscirò ad ottenere vedrò se entrare in un corpo oppure dedicarmi solamente al mio futuro lavoro come nutrizionista e personal trainer.