Un cittadino sambenedettese che riceve la cittadinanza onoraria dal Comune di Grottammare. Che significato ha per te?
Un grande significato perché riconosce un impegno che va avanti da oltre 10 anni e che ha portato alla realizzazione di diverse opere e attività volte alla promozione del turismo cittadino. Ringrazio tutto il Consiglio comunale per aver adottato questa decisione di cui sono molto fiero. Come associazione abbiamo portato avanti tante iniziative e continueremo a realizzarle per amore verso la città, senza tante chiacchiere che, magari, arrivano da chi non ha mai mosso un dito per Grottammare, pur essendoci nato e vissuto.
Marcello, un riconoscimento per le tante iniziative che hai svolto nel territorio grottammarese. Possiamo ripercorrere le tappe principali?
Mi preme evidenziare che da solo non avrei fatto proprio nulla, perché le idee non vanno lontano se non c’è chi le aiuta. Devo ringraziare i miei compagni di viaggio come Peppe Marcozzi, Luigi Santori e Filippo Olivieri che le hanno sposate e finanziate. Tutto è partito dall’idea di valorizzare il filo immaginario del 43° Parallelo che unisce importanti località nel suo hula hoop attorno al Mondo, ma in particolare i Santuari di Santiago de Compostela, Lourdes, Assisi e il luogo di pellegrinaggio di Medjugorje. Dopo la prima opera, il “Dream Point” sulla pista ciclo pedonale di Grottammare, scultura del maestro grottammarese Francesco Santori, meta di turisti e curiosi, abbiamo realizzato la “Grottammare Dog Beach”, frequentata e richiesta dai turisti possessori di cani, molti dei quali scelgono proprio Grottammare per vivere un periodo di riposo in compagnia dell’amato amico a 4 zampe. Poi è stata la volta del “Dreamworld”, il mappamondo di 5 metri di diametro, attraversabile dai visitatori in segno di una città aperta e solidale. Una scultura di luce, con oltre mille lampadine, realizzata dal vice presidente Giuseppe Marcozzi con la collaborazione dei soci e quella del comune di Grottammare. Aggiungo la creazione del dolce tipico al profumo d’arancia di Grottammare, denominato “Dolce della Pace 43° Parallelo”, il convegno sulla difesa della costa dell’11 Marzo 2014, la stampa di circa mille poster e di 10 mila cartoline distribuite gratuitamente alle attività balneari e turistiche di Grottammare che le hanno richieste, senza tralasciare la ricerca gastronomica sfociata in due cene a tema con i piatti delle Nazioni attraversate dal 43° Parallelo. In occasione del decennale abbiamo organizzato un convegno a Ripatransone, in concomitanza con l’inaugurazione di un nuovo “Dream Point” nella piazza davanti al Palazzo comunale, fortemente voluto dal sindaco Alessandro Lucciarini. In termini di visibilità in Italia, abbiamo portato il logo del 43° Parallelo di Grottammare anche in altri Comuni dei territori attraversati dal filo immaginario: una targa è stata posta davanti alla stazione ferroviaria di Chiusi, un’altra davanti alla cantina “Cipresso” di Montalcino, un planisfero è stato consegnato al comune di Piombino che dovrà essere installato nel Golfo di Baratti appena arriva l’autorizzazione della Soprintendenza; la duplice attivazione del 43° Parallelo Grottammare nel mondo attraverso i Radioamatori di San Benedetto e Grottammare. Servizi televisivi sono stati realizzati sul 43° Parallelo da diverse TV nazionali: Rai 1, Rai 3, Marco Polo, La 7 ma, recentemente ne ha parlato anche Radio Deejay e poi le diverse testate giornalistiche della carta stampata a livello locale e da Avvenire a livello nazionale. Tutte queste attività le ho riassunte e raccontate nel suo libro, di valenza turistica, “Parallelo 43 la strada di un sogno”, stampato in mille copie e in distribuzione gratuita. C’è traccia di tutto questo anche nella motivazione dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica del 2 giugno del 2019, con questa motivazione: “Giornalista e corrispondente de Il Resto del Carlino, nel corso della sua carriera ha anche ricoperto l’incarico di direttore responsabile di alcune testate. Attivo in campo umanitario e sociale, si è prodigato per sostenere e incoraggiare iniziative in favore del comune di Grottammare, cui è particolarmente legato”.
Qual è stata l’iniziativa in cui hai incontrato più difficoltà nel realizzarla?
La “Dog Beach Grottammare 43° Parallelo”, aveva un bel progetto dell’ingegnere ambientale Roberto Marcozzi, ma è stato ridotto a ben poca cosa da organi competenti superiori che avrebbero voluto farci, addirittura, verniciare di giallo la scultura del cane di travertino posto sul lungomare, opera di Donato Gentili. Discorso a parte meriterebbero coloro che, senza essere informati, fecero molte critiche su quella spiaggia. Poi il “DreamWorld” è stato molto complicato, perché una volta realizzato il grande mappamondo abbiamo dovuto superare una serie di perizie tecniche prima di installarlo. A un certo punto abbiamo temuto che non avrebbe mai visto la “luce”.
Qual è invece la realizzazione cui sei più legato ed orgoglioso di aver realizzato?
Non ho alcuna preferenza io e i miei colleghi le amiamo tutte come nostre creature. Forse il figlio prediletto resta il “Dream point” sulla pista ciclabile, anche se il “Dreamworld” è l’opera più spettacolare.
Cosa ti piacerebbe ancora realizzare a Grottammare?
Un’idea in mente ce l’ho e sto facendo opera di convinzione con i miei amici, ma per farla ci sarà bisogno anche delle migliori e intuitive forze di chi ama Grottammare.