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Grottammare, torna l’antica processione del Cristo Morto

GROTTAMMARE – La città si prepara ad accogliere le festività pasquali caratterizzate quest’anno dalla storica rappresentazione del Cristo Morto, che torna dopo l’interruzione della ciclicità triennale causata dall’emergenza pandemica. L’ultima edizione si è tenuta nel 2018.

Il Comando della Polizia locale ha già emesso l’ordinanza (in allegato) che regolerà la viabilità del centro cittadino, definendo i luoghi vietati alla sosta e alla circolazione, dalle ore 17 di venerdì 7 aprile fino a tarda serata.
Attesi circa 500 figuranti, in processione lungo il percorso di due km tra il vecchio incasato e i quartieri ottocenteschi della marina: piazza Peretti, via San Giovanni Battista, via Palmaroli, via Cagliata, via S. Agostino, piazza Garibaldi, via Leopardi, via XX Settembre, viale Ballestra, via G. Marconi, via Leopardi, via Matteotti, via Laureati, via F.lli Cairoli, viale Sisto V, viale Crucioli, corso Mazzini, piazza Garibaldi, via Sant’Agostino.

Il sacro corteo del Cristo Morto di Grottammare è la narrazione itinerante e silenziosa della passione di Gesù. Il silenzio della processione ammanta tutte le vie centrali della città ed è scandito solo dalle voci dei cori e dal suono di tamburi e chiarine. Oltre che per la rievocazione triennale, si caratterizza per l’alto numero di partecipanti e per il fatto che i ruoli assunti vengono tramandati di padre in figlio da generazioni.

L’organizzazione è a cura della Confraternita dell’Addolorata, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale e la determinante collaborazione di vari uffici comunali: il servizio Cultura (per la logistica e l’espletamento delle pratiche necessarie sia alla concessione del contributo comunale, deliberato in 2000 €, che alle comunicazioni agli enti per la sicurezza pubblica), il servizio SUAP (per gli adempimenti di legge in materia di pubblico intrattenimento), il servizio SUE (per verificare la presenza lungo il percorso di cantieri privati o pubblici che potrebbero ostacolare il corteo, definendo se necessario con i responsabili soluzioni anche provvisorie per consentire il passaggio della sfilata); il servizio Manutenzione e Protezione civile (per preparare la città ad accogliere il corteo predisponendo gli spazi necessari e prevedere la presenza di volontari durante lo svolgimento), il Corpo di Polizia locale (per la gestione della viabilità e l’assistenza durante lo svolgimento), il servizio Ambiente (per gli adempimenti di legge in materia di impatto acustico e coordinare le attività di decoro urbano con la Picenambiente).

Da quest’anno, la rappresentazione riprenderà la sua storica ciclicità: “Anche il Cristo Morto è stato penalizzato dall’emergenza sanitaria che non ci ha consentito di rispettare la cadenza triennale nel 2021 – ricorda il sindaco Enrico Piergallini -. Questa edizione 2023, grazie all’impegno della Confraternita dell’Addolorata e di tantissimi volontari, permette di rivivere un momento devozionale e artistico che ha una tradizione secolare a Grottammare, facendo ripartire in questa maniera la cadenza triennale della sacra rappresentazione. La prossima capiterà dunque nel 2026 e la successiva, pensate, nel 2029, coincidente con la Sacra”.

NOTE STORICHE:
La sacra rappresentazione del Cristo Morto di Grottammare – la più antica della zona – fu istituita nel 1738 da Padre Antonio Petrocchi dell’Ordine dei Frati Minori di Castignano, con l’approvazione del Vescovo Mons. Francesco Correa.
La rappresentazione, che oggi si svolge ogni tre anni, all’origine si svolgeva ogni anno ed era organizzata dalle Confraternite del SS. Sacramento, della Madonna di Loreto, del SS. Rosario e dei Sacconi, oggi non più esistenti.
Dal 1757 la preparazione è curata dalla Confraternita della Passione e morte di Gesù Cristo e dei Dolori di Maria Vergine, fondata il 10 febbraio 1757, compagnia tutt’ora esistente e che ha assunto oggi il nome di “Confraternita dell’Addolorata”. Prima che questa assumesse la denominazione attuale, nel 1758 confluirono nel sodalizio anche altre due antichissime confraternite: la Compagnia del SS. Sacramento, già esistente presumibilmente prima del 1568, e la Confraternita della Morte.