SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si è conclusa, venerdì 24 marzo, la prima fase del progetto di agricoltura sociale “UN AGRISPAZIO PER FARE GOAL”, promosso da Legambiente circolo “Lu cucale” al fine di diffondere la tematica e la cultura dell’agricoltura sostenibile, della filiera corta e del modello dell’agroecologia.
Il terreno, dato in concessione gratuita da un privato, si trovava in stato di abbandono e per questo è stata realizzata una prima lavorazione importante di ripristino e preparazione grazie al sostegno di Adriatica Oli, azienda che lavora nella raccolta degli oli vegetali esausti provenienti da ristoranti, industrie alimentari e famiglie, nell’ambito del loro progetto Amicambiente.
Successivamente è stato organizzato, insieme alla guida esperta e specializzata dell’agronomo Dott. Enrico Laureati, un corso di potatura dell’ulivo della durata di cinque giorni. I partecipanti sono stati individuati grazie alla collaborazione con la Cooperativa Sociale Lella 2001, il SAI Together di Grottammare e la Caritas di San Benedetto del Tronto. A tutti è stato consegnato un attestato di partecipazione. Durante il corso si è provveduto anche a mettere a dimora un frutteto con circa 60 alberi donati dal partner La Fiorita Floricoltura. Questa prima tappa è stata realizzata anche grazie al contributo di altri partner come la Picenambiente per il ritiro delle potature e del supermercato Coop -Alleanza 3.0 per la fornitura di alcuni strumenti utili all’iniziativa.
“Questa esperienza formativa a tutto tondo – spiega l’agronomo Dott. Enrico Laureati – ci aiuta a pensare all’agricoltura non solo come “strumento” per coltivare il nostro cibo, ma anche come elemento che unisce, crea momenti di confronto e occasioni per crescere insieme.”
La prossima fase in programma è quella di realizzare l’orto e creare una produzione agricola biologica, puntando su sperimentazione e innovazione e coinvolgendo persone con fragilità economica o sociale. A tal fine è stato inserito come partner anche l’ufficio Servizi Sociali del comune di San Benedetto del Tronto.
“Il progetto – illustra Sisto Bruni Presidente di Legambiente “lu cucale”, – è nato con l’idea di creare un’attività che arrivi all’autogestione di un frutteto e di un orto, da parte di persone più bisognose e provenienti da altre culture, applicando il modello dell’agroecologia che mira a realizzare il concetto di sviluppo sostenibile attraverso metodi di coltivazione innovativi nel rispetto della biodiversità e dei cicli naturali, coinvolgendo ecosistemi, territorio e socialità”.
“L’area di San Benedetto del Tronto – afferma Kessili De Berardinis, Vicepresidente di Legambiente “Lu Cucale” – è fortemente antropizzata e le aree agricole sono pochissime. Siamo sicuri che un progetto come quello che stiamo portando avanti fornirà un valore aggiunto alla comunità locale e al territorio, soprattutto in termini di sensibilizzazione. Siamo solo all’inizio e il lavoro da fare è tanto, ma le idee non mancano e il sostegno dei nostri partner che hanno creduto in noi ci spinge a continuare. Li ringraziamo davvero moltissimo”.
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