“È proprio della donna essere generosa: sì, qualche nevrotica c’è, ma questo un po’ dappertutto. La donna è dare vita, chiamare altri, camminare insieme”. È l’identikit al femminile del Papa, durante l’udienza concessa ieri, 13 aprile 2023, all’Usmi.
“Le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli”, ha ricordato Francesco: “Qualcuno un po’ malpensante può aver pensato: ‘Sono andate a chiacchierare’. No, quello è chiacchiericcio, l’annuncio è un’altra cosa”, la precisazione a braccio.
“La presenza di Gesù non ci chiude in noi stessi, ci spinge verso l’incontro con gli altri e verso la decisione di camminare con gli altri”, ha spiegato il Papa: “Queste donne non hanno scelto né di tenere la gioia dell’incontro solo per sé, né di fare il cammino da sole: hanno scelto di camminare insieme agli altri”.
“Generatrici di speranza”, l’altra definizione sempre fuori testo delle donne: “Oggi ci manca questa virtù umile. Abbiamo versioni mondane – l’ ottimismo, il buon senso – ma manca la speranza, la più piccola e più forte delle virtù, quella che non delude mai. E voi dovete essere seminatrici di speranza. Non di ottimismo, ma di speranza, che è un’altra cosa”. L’essere “generatrici di speranza”, nell’ottica di Francesco, “implica essere il fermento di Dio in mezzo all’umanità”, cioè “annunciare e portare la salvezza di Dio in questo nostro mondo, che spesso si perde, che ha bisogno di avere risposte che incoraggino, che diano speranza, che diano nuovo vigore nel cammino”.