SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Prosegue la nostra rubrica dedicata ai giovani del territorio che credono nelle loro capacità e hanno voglia di mettersi in gioco. Questa settimana abbiamo intervistato Francesco Michieletto, studente del liceo scientifico Rosetti a San Benedetto che ha rappresentato le Marche nella finale nazionale dei Campionati di Italiano nella categoria junior.
Francesco un traguardo importante giunto al termine di un percorso non facile. Dietro tutto questo c’è stato un grande lavoro di preparazione.
Sicuramente la preparazione è stata importante, così come il primo impatto con la tipologia di prova: per mia fortuna avevo già partecipato lo scorso anno fermandomi alla semifinale, quindi all’avvio dell’edizione 2023 sono stato in grado di ambientarmi velocemente in un contesto così particolare. Per le Olimpiadi di italiano contano molto le conoscenze di base della nostra lingua, ma allo stesso tempo ricopre un ruolo fondamentale l’approccio logico. Personalmente, ho cercato di applicare al meglio il bagaglio di competenze acquisite nel mio percorso scolastico e, per allenarmi, ho svolto le prove degli anni passati.
Lei frequenta la classe II M. Come è nata la sua passione per la lingua italiana?
Pur frequentando l’indirizzo matematico, cerco sempre di coltivare la curiosità in vari ambiti, fra cui quello linguistico. L’italiano è una lingua verso la quale nutro un profondo interesse anche se, parlandola tutti i giorni, risulta difficile apprezzarne fino in fondo la complessità e la bellezza. Sin dalla scuola primaria, i miei insegnanti hanno stimolato in me il desiderio di studiarla e approfondire alcuni suoi aspetti, e ancora oggi cerco di approcciarmi a essa con lo stesso coinvolgimento.
In futuro quale lavoro le piacerebbe svolgere?
A questa domanda ancora non so dare una risposta precisa. Probabilmente seguirò una strada relativa alle scienze ma, date le mie passioni riguardanti anche altre discipline, non ho ancora le idee chiare e spero che il prossimo triennio di studi possa aiutarmi nella decisione.
Quando è libero da impegni scolastici cosa le piace fare?
Nel tempo libero cerco di sfogare la mia creatività: provo a ritagliarmi dei momenti per scrivere, leggere, ascoltare la musica o disegnare. Ovviamente, quando mi è possibile, incontro i miei amici e passo del tempo con loro condividendo idee e progetti, oppure ci contattiamo a distanza e giochiamo online.
Come ha vissuto il periodo della pandemia?
Nel pieno della pandemia frequentavo la scuola secondaria di primo grado a Cupra Marittima e, come tutti, sono stato costretto alla didattica a distanza per due anni a più riprese. Tuttavia, i docenti sono stati sempre molto presenti e a livello scolastico il percorso è stato fluido. A livello personale, l’isolamento non è stato semplice ma, facendo un bilancio finale, è stato importante per la mia crescita: ho imparato a gestire meglio il mio tempo e ho sviluppato nuove conoscenze in ambito informatico, data la costante presenza dei dispositivi elettronici durante il lockdown. In ultimo, ho fatto esperienza diretta dell’importanza della famiglia e del suo calore, tanto che spesso mi capita di ricordare con piacere certi momenti passati in quel periodo con mio fratello e i miei genitori.
Quali sono gli autori che preferisce?
I miei autori preferiti sono Isaac Asimov e Ken Follett. Entrambi mi consentono di evadere dalla realtà quotidiana, l’uno con romanzi fantascientifici ambientati in un futuro lontano, l’altro invece riportandomi nelle atmosfere del mondo medievale con capolavori come “I pilastri della terra”. Un’altra lettura per me molto formativa è stata “Il buio oltre la siepe” di Harper Lee.