DIOCESI – Si è svolto lunedì 24 aprile, alle ore 12:00, presso la Curia Vescovile di San Benedetto del Tronto, il consueto incontro annuale tra la Dirigenza dei Musei Sistini del Piceno ed i Sindaci delle città della Diocesi in cui sono dislocate le 11 sedi museali.
Come da tradizione, l’appuntamento è stato l’occasione per fare un resoconto delle attività svolte nell’ultimo anno e per firmare l’accordo programmatico per l’anno 2023/2024. Presenti mons. Carlo Bresciani, vescovo della Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, don Giorgio Carini, direttore dell’Ufficio Beni Culturali, Di Girolami, direttrice dei Musei Sistini del Piceno.
Dopo aver salutato le autorità civili, alcune in presenza ed altre collegate da remoto, il vescovo Bresciani ha affermato: “I nostri sforzi sono rivolti soprattutto a conservare in loco le opere. Il fine principale per noi come Chiesa è conservare i tesori presenti sul territorio, perché testimoniano non solo la cultura e l’arte di un popolo, ma anche la storia di fede di tanti cristiani. Il nostro quindi è un piccolo ma importante contributo, sia dal punto di vista ecclesiale, sia dal punto di vista civile e sociale. Per voi Sindaci questi Musei sono anche uno strumento per tenere vivi i territori e incentivare il turismo, così da contrastare lo spopolamento e le altre difficoltà che hanno i Comuni dell’interno”.
Anche don Giorgio Carini ha sottolineato l’importanza e la prosperità di questa rete museale che da 25 anni è presente sul territorio e che “non solo non ha chiuso, ma addirittura ha ampliato le sue sedi! La nostra è una realtà ammirata in tutta Italia e questo è possibile grazie al nostro territorio e alla diffusione capillare delle opere sui Comuni Piceni. Questo avviene per la natura stessa delle nostre comunità: mentre in altre zone d’Italia, come in Toscana, in Umbria o nel Triveneto, in passato c’erano solo grandi famiglie che detenevano il potere e la ricchezza e che commissionavano opere, al contrario, nei nostri territori, ci sono sempre tante piccole famiglie che hanno incentivato l’arte e preservato la cultura. Se oggi ne abbiamo testimonianza, è grazie al fatto che queste opere hanno assolto ad una funzione pastorale profonda. Il nostro primo obiettivo quindi deve essere quello di creare consapevolezza tra i nostri concittadini, far loro comprendere la ricchezza culturale ed artistica del nostro territorio e l’alto valore dei beni culturali di cui disponiamo, testimoniato dalle prestigiose collaborazioni che negli anni scorsi siamo riusciti a creare, a volte temporanee come quella con il Museo del Louvre, altre volte continuative come quelle con i Musei Vaticani o gli Uffizi di Firenze. Il secondo obiettivo è senza dubbio quello di far conoscere anche ai turisti la ricchezza culturale del nostro territorio. A tal proposito stiamo lavorando principalmente per superare le barriere che ci vengono imposte da una lenta e farraginosa burocrazia legata al sisma.
L’incontro è entrato nel vivo con l’intervento della direttrice Di Girolami la quale ha affermato: “La nostra è una rete nata dal basso, quindi difficilmente imitabile: fortunatamente abbiamo comunità che aggregano e che sono riuscite a fare squadra. Cosa non scontata né facile. Pertanto, oltre a tutelare i beni di cui disponiamo, il nostro impegno deve essere rivolto a preservare anche questa capacità di collaborare e stare insieme, un equilibrio a volte difficile da mantenere, ma una sfida grande e stimolante“.
Per quanto concerne il rendiconto delle attività svolte nell’anno 2021/2022, due sono state le iniziative di maggiore rilievo.
“L’evento principale – ha raccontato Di Girolami – è stato sicuramente l’ingresso del Comune di Montedinove nella rete dei Musei Sistini del Piceno. Da tempo il sindaco Del Duca aveva espresso la volontà di aderire alla rete, ma non si era mai creata la condizione giusta. Lo scorso anno, invece, finalmente ci siamo riusciti e Montedinove si è aggiunto agli altri dieci Comuni che già facevano parte della squadra: Castignano, Comunanza, Force, Grottammare, Montalto delle Marche, Montemonaco, Monteprandone, Ripatransone, Rotella e San Benedetto del Tronto.
L’altro evento per importanza è stato, senza dubbio, l’insieme di tutti gli appuntamenti organizzati per la seconda annualità di festeggiamenti per il cinquecentenario della nascita di papa Sisto V, una grande ricchezza per i nostri territori. Il progetto, dal titolo ‘Papa Sisto V – Tra luoghi e testimonianze’, finanziato dalla Regione Marche, si è articolato sui quattro Comuni di Rotella, Ripatransone, Comunanza e Montalto delle Marche ed ha registrato la partecipazione di illustri ospiti, come il critico e storico d’arte Vittorio Sgarbi e la direttrice dei Musei Vaticani Barbara Jatta“.
Dopo aver elencato in maniera puntuale i singoli interventi operati in ogni Comune della rete museale, la direttrice Di Girolami ha aggiunto: “Mi piace ricordare anche le attività svolte per valorizzare alcuni luoghi nei quali sono presenti le sedi museali, come ad esempio i dieci concerti distribuiti nei vari territori, realizzati come gentili omaggi, grazie ai rapporti di buona collaborazione costruiti negli anni con le istituzioni musicali”.
Un bilancio dunque molto positivo quello illustrato dalla direttrice Di Girolami che ha mostrato anche i dati dei visitatori dei Musei Sistini del Piceno nel 2022, numero in crescita e in netta ripresa rispetto agli anni bui della pandemia.