“Esplorare le condizioni per una teologia che chiarisca a sé stessa la propria vocazione alla sinodalità al fine di identificare i percorsi per una teologia rinnovata, fino a porre le basi per l’attuazione di un metodo sinodale in teologia”. Questo l’obiettivo del congresso internazionale “La teologia alla prova della sinodalità”, promosso a Roma dalla Facoltà di Teologia della Pontificia Università Gregoriana, in collaborazione con la Segreteria generale del Sinodo, dal 27 al 29 aprile. “In realtà, la sinodalità e la teologia hanno molto in comune”, osserva padre Philipp G. Renczes , decano della Facoltà di Teologia della Gregoriana: “Entrambe si trovano in una tensione insita tra il loro obiettivo fondamentale di annunciare Gesù Cristo nella Chiesa di oggi in un linguaggio coinvolgente e aggiornato, e la tentazione di riempire la natura ampia e teorica di entrambi i termini con idee non sempre chiare”. Di qui l’importanza che “la teologia e la sinodalità si incontrino, si ascoltino ed entrino in dialogo diretto, come il processo sinodale, tra l’altro, richiede a tutti noi”. Il programma del congresso – informano gli organizzatori – è suddiviso in tre sezioni: “Visioni ed esperienze” (27 aprile), “La vocazione della teologia alla sinodalità” (28 aprile) e “Alla ricerca di un metodo sinodale in teologia” (29 aprile).
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