SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si è svolto sabato 22 aprile, alle ore 18:00, presso l’Auditorium Tebaldini di San Benedetto del Tronto, nell’ambito della XLI edizione della Rassegna “Incontri con l’autore“, curata dall’Associazione “I luoghi della scrittura”, l’incontro con il giornalista e scrittore Andrea Tornielli, autore del libro “Vita di Gesù” che vanta il commento di Papa Francesco. L’evento, introdotto da Mimmo Minuto, ha registrato la partecipazione di Mons. Carlo Bresciani, vescovo della Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, che ha dialogato con l’illustre ospite.
Andrea Tornielli è Direttore Editoriale dei media vaticani presso il Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede. In precedenza ha lavorato come vaticanista al mensile internazionale “30Giorni“, come inviato speciale e vaticanista al quotidiano “Il Giornale”, come caposervizio e vaticanista al quotidiano “La Stampa” e al sito web “Vatican Insider“. È autore di numerosi libri, molti dei quali tradotti in varie lingue. Ricordiamo le biografie di Papa Pio XII (2007) e di Papa Paolo VI (2009), pubblicate per “Le Scie” di Mondadori, e il bestseller “Il nome di Dio è misericordia“, una conversazione con Papa Francesco (2016), che è stato pubblicato in 101 Paesi.
Nel libro “Vita di Gesù” Tornielli accoglie la sfida di raccontare la storia di Cristo, la sua vita terrena, dalla nascita a Betlemme fino alla morte sulla croce, nell’estremo sacrificio, e alla Resurrezione. Attraverso le domande incisive e penetranti di Mons. Bresciani, Tornielli ha raccontato perché ha deciso di scrivere questo libro: “Non è stata una mia idea, bensì una sollecitazione di un amico che era rimasto molto colpito dalle omelie di papa Francesco a Santa Marta. È stata una bella sfida, perché non avevo mai fatto una cosa del genere e sentivo la responsabilità dell’argomento trattato. Scrivere questo libro è stata un’avventura per me nuova, che mi ha costretto ad un percorso di approfondimento spirituale molto grande”.
Originale la tecnica usata da Tornielli per raccontare la vita di Gesù, unendo in un’unica narrazione i testi dei quattro Vangeli e alternandoli a un personale tentativo di ricostruire, con l’immaginazione e con l’aiuto dei più autorevoli studi storici, tutto ciò che gli evangelisti non hanno scritto, permettendo così ai lettori di “entrare” nel Vangelo per incontrarne il Protagonista, vederlo parlare, commuoversi, soffrire, diffondere la sua Parola e compiere miracoli. “Ho cercato di rimanere lì, nella scena del Vangelo – ha detto lo scrittore – cercando da rimanere fedele agli guardi (pochi nel Vangelo, solo due), ai gesti e ai sentimenti dei protagonisti degli episodi raccontati, in particolare di Gesù che non è mai indifferente ai sentimenti di chi lo avvicina. Alcuni fanno domande per metterlo in difficoltà, altri per guarire davvero dalla sofferenza: in entrambi i casi Gesù è l’opposto dell’indifferenza, va fino in fondo alla sua umanità, soffre con gli uomini e gioisce con loro”.
Sollecitato dai quesiti di Mons. Bresciani prima e da quelli del pubblico poi, Tornielli ha tracciato un profilo di vari personaggi che albergano nel Vangelo: Zaccheo, “che si converte perché viene chiamato, abbracciato e perdonato da Gesù”; Maria, di cui ha sottolineato la solitudine dopo l’annuncio della sua maternità da parte dell’Angelo; Giuseppe, “un uomo che non parla mai, un uomo giusto che, prima di ricevere in sogno la rivelazione, decide di ripudiare Maria in segreto per evitarle l’umiliazione pubblica”; Giuda, che “rappresenta un po’ tutti noi quando vogliamo che Dio si manifesti come vogliamo noi”; infine Gesù, “un uomo che va in cerca dei peggiori, un uomo che, con misericordia e umiltà, sfida il tradizionalismo e il perbenismo dell’epoca”.
“Oggi non convinci, se ti batti per le verità cristiane – ha concluso Tornielli -. Oggi bisogna tornare all’origine. Non si può evangelizzare facendo l’elenco dei peccati, bensì solo annunciando un Dio che ti ama così come sei“.
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