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Striscia di Gaza: Save the Children, 4 bambini su 5 in condizioni di depressione, e 800.000 non hanno conosciuto altro che violenza e terrore negli ultimi 16 anni

Una nuova ondata di violenza nella Striscia di Gaza che colpisce anche il sud di Israele minaccia la sicurezza dei bambini e rischia di aggravare una crisi della loro salute mentale che perdura da tempo, con i genitori che riferiscono che i bambini – che sono il 47% dei due milioni di abitanti di Gaza – non riescono a dormire e temono per la loro vita. Questo l’allarme lanciato oggi da Save the Children. La nuova ondata di violenza, la sesta in 16 anni, arriva due anni dopo che un’analoga escalation di violenza aveva provocato la morte di 67 bambini palestinesi e di due bambini israeliani. I bambini e le loro famiglie intrappolati nella Striscia di Gaza si rifugiano nelle loro case, mentre scuole, università e strutture pubbliche e private sono chiuse. Con la chiusura dei valichi di Erez e Kerem Shalom, controllati da Israele, il personale umanitario e i beni di prima necessità come medicinali, cibo e carburante non possono entrare a Gaza. Secondo il Ministero della Sanità palestinese, la chiusura dei valichi ha finora impedito a 292 pazienti di accedere a cure mediche essenziali in ospedali al di fuori di Gaza, tra cui 15 pazienti che necessitano di cure urgenti e potenzialmente salvavita. Nel 2022, almeno tre bambini sono morti a causa della negazione del permesso di ricevere cure in ospedali al di fuori della Striscia di Gaza. Un rapporto di Save the Children del 2022 ha rilevato che, dopo 15 anni di vita sotto il blocco, 4 bambini su 5 nella Striscia di Gaza riferiscono di vivere con depressione, dolore e paura. “È un momento difficile per i bambini di Gaza – dichiara Jason Lee, Direttore di Save the Children per il Territorio Palestinese Occupato -. Ogni ora che passa senza un cessate il fuoco, la sofferenza dei bambini rischia di aggravarsi, con conseguenze potenzialmente catastrofiche. Il governo di Israele deve aprire immediatamente tutti i valichi di Gaza per consentire l’assistenza umanitaria salvavita a coloro che ne hanno bisogno, compreso l’accesso a cure mediche specialistiche. Esortiamo la comunità internazionale a usare tutta la propria influenza per allontanare la situazione dall’orlo del baratro. Deve esserci un’immediata cessazione delle ostilità per proteggere tutti i bambini”.

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