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L’Ente Palio del Duca presenta la “Serata dell’orto”

ACQUAVIVA PICENA – Venerdì 19 maggio presso il ristorante “Dimora di Bacco” l’Ente Associazione Palio del Duca presenterà il Drappo che sarà conteso nel Palio dei Bambini il 27 maggio, presente anche l’autore del disegno. La serata culinaria sarà dedicata ai prodotti coltivati nel Medioevo in Italia, “serata dell’orto” è l’occasione, oltre che per assaggiare gli ottimi piatti del ristorante, anche per conoscere le abitudini alimentari e i metodi di cottura tradizionali medievali. Una parte di questo menù sarà anche presente nel menù del Banchetto nuziale medievale domenica 6 agosto all’interno della Fortezza medievale di Acquaviva Picena. Prima tappa importante, quindi, per l’Ente Associazione Palio del Duca aps che sabato 27 maggio tramite il Palio dei Bambini darà un contributo importante alla diffusione della storia medievale e in particolare della storia di Acquaviva Picena e della sua Fortezza, inespugnabile baluardo e ultimo avamposto della città di Fermo nella lotta contro Ascoli Piceno. Acquaviva, per gran parte della sua storia filoimperiale, è il territorio che ha “dato” il cognome alla potente famiglia dei Duchi di Baviera, scesi in Italia al seguito di Carlo Magno e poi passati tra le fila degli svevi Hohestaufen. L’Ente Palio del Duca invita tutti a partecipare alla serata culinaria e al Palio dei Bambini. Diffondere la storia e la cultura per migliorare la società di oggi e di domani e per non dimenticare quanto di importante è stato fatto da chi ci ha preceduto, questo è l’intento dell’Associazione Palio. Salvaguardare l’importante tesoro che racchiude la Fortezza acquavivana e l’intero borgo, è un impegno costante dell’Associazione, la quale ama ricordare ciò che disse Pierre de Blois: “Non si passa dalle tenebre dell’ignoranza alla luce della scienza, se non si leggono e rievocano con passione le opere degli antichi”. L’11 maggio, l’Ente Palio ha ricordato che nel 1993 all’interno della Sala del Palio nasceva l’Associazione; tanti auguri, allora, per i suoi primi trenta anni.

Patrizia Neroni: