(Foto USG)

“Per la credibilità della nostra testimonianza di consacrati, siamo chiamati a vivere la nostra fede e la nostra consacrazione in un mondo complesso che esige una continua chiamata alla conversione e alla maturazione”.

Così padre Tesfaye Tadesse Gebresilasie, superiore generale dei Missionari comboniani, alla 99ª assemblea dell’Unione superiore generali (Usg). Per ravvivare il carisma della vita consacrata, padre Tesfaye ha invitato a “vivere nella creatività i nostri servizi ai fratelli e alle sorelle, nel contesto di oggi, vivendo fra loro e con loro”; “riqualificare il nostro servizio con lo spirito di ministerialità ovvero la complementarità dei ministeri, la fraternità nei servizi, il fare insieme, la collaborazione con altri discepoli e discepole, servi e serve”; “servire insieme dentro la società, assumere impegni per la trasformazione sociale in collaborazione con la società, con altre denominazioni cristiane, con altre religioni”; “impegnarsi per la giustizia e la pace, per la Creazione, la fraternità e il cammino di integrazione dei migranti e degli sfollati”; “portare avanti servizi pastorali e sociali fra alcuni gruppi di popolazioni che sono al margine della società per motivi storici e sociali”; infine, “prestare servizio come persone consacrate con una preparazione professionale nell’ambito educativo, dell’istruzione, della sanità, per formare giornalisti, avvocati, scienziati, etc.”.

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