Paolo Maino
“Riverserò sulla casa di Davide e sugli abitanti di Gerusalemme uno spirito di grazia e di consolazione”[1]. Questo è il tempo che stiamo vivendo oggi: di grazie e consolazione. Sembra impossibile e quasi una bestemmia affermarlo. Dopo secoli di misconoscimento, il fuoco dello Spirito Santo, il vento dello Spirito Santo, sta invadendo tutta la terra. È la risposta del Cielo alla supplica incessante della Chiesa: Vieni, Spirito Santo, e rinnova la faccia della terra! Una supplica che si è alzata da ogni confessione cristiana e che ha creato un moto di unità e di ecumenismo. Quell’unità per la quale Gesù è morto, l’ha creata lo Spirito, che si è abbattuto gagliardo trasversalmente su tutte le denominazioni cristiane con doni e carismi, ma soprattutto donando una Pentecoste personale, una esperienza personale di Gesù per la quale si è potuto dire: “Prima ti conoscevo per sentito dire, ma ora i miei occhi ti vedono” [2]. Una Pentecoste personale che ha toccato milioni di persone, donando l’esperienza dell’innamoramento con Gesù, del passaggio da una conoscenza intellettuale ad una conoscenza esperienziale ed emozionale, un’esperienza che ha rinnovato il modo di percepire e comprendere la Parola, i sacramenti, la vita comunitaria, la condivisione con i poveri. Un’esperienza che ha cambiato e rivoluzionato la vita di tante persone, che ha spinto alla formazione di nuove comunità e nuovi movimenti, al vivere con radicalità il Vangelo, a scommettere la vita per Dio.
“… io spanderò il mio Spirito sopra ogni persona; i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri giovani vedranno delle visioni, i vostri vecchi sogneranno dei sogni. Anche sui miei servi e sulle mie serve, in quei giorni, spanderò il mio Spirito, e profetizzeranno…”[3].
Questa è la misericordia di Dio per questo tempo, quella che “di generazione in generazione si stende su quelli che lo temono”[4] (e non solo su quelli!); questo è il segno di speranza per l’oggi, il Dono insperato, stupefacente e sorprendente di Dio. La voce profetica di Papa Francesco ci scuote: “Invito ogni cristiano, in qualsiasi luogo e situazione si trovi, a rinnovare oggi stesso il suo incontro personale con Gesù Cristo o, almeno, a prendere la decisione di lasciarsi incontrare da Lui…”[5].
Ma Papa Francesco non si ferma qui. Ci spinge, a non trattenere questa esperienza. Ci spinge a diventare i nuovi evangelizzatori, pieni di Spirito e di potenza, che condividono con tutti questo grande dono. E spinge soprattutto il Rinnovamento Carismatico Cattolico a donare il Battesimo nello Spirito a tutta la Chiesa. Questo significa trovare mezzi nuovi, linguaggio nuovo, creatività nuova per essere comprensibili, attraenti e stimolanti per questa generazione. Grazie, Santo Spirito, per questa corrente di Grazia, per questa grande chance per la Chiesa e per il mondo!
[1] Zc, 12,10
[2] Gb 42,5
[3] At 2,17-18
[4] Lc 1,50
[5] Francesco, Evangelii Gaudium, 3.