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Centenario SS Annunziata, l’artista Campanelli ci spiega come è nata la Porta dell’Angelo

Foto gentilmente concesse da Studio “Immagina Photo&Video”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – In occasione del centenario della costituzione della parrocchia Santissima Annunziata di San Benedetto del Tronto, il parroco don Alfredo Rosati, con l’aiuto di alcuni benefattori, ha voluto rinnovare il portone d’ingresso della chiesa, impreziosendolo con alcune formelle di bronzo realizzate dal Maestro Teodosio Campanelli.

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L’opera è stata inaugurata giovedì 1 giugno, alle ore 21:00, davanti a tutta la comunità cristiana riunita nel piazzale antistante la chiesa, benedetta dal vescovo diocesano, Mons. Carlo Bresciani, alla presenza del primo cittadino Antonio Spazzafumo, dell’artista Teodosio Campanelli e dei benefattori che ne hanno permesso la sua realizzazione, ovvero Andrea Fioretti e Traiano Campanelli, i quali hanno entrambi ricordato i loro compianti padri scomparsi, Alberto Fioretti e Tiziano Campanelli, che tanto hanno fatto per la comunità e che hanno ispirato anche loro nel mettersi a disposizione.

Queste le parole del Maestro Teodosio Campanelli: “La Porta dell’Angelo – così come abbiamo voluto chiamarla – ha una lunghissima storia e nasce da molteplici momenti di ispirazione. Prima di tutto la nostra parrocchia è dedicata alla Santissima Annunziata, mi sembrava quindi giusto dare valore anche all’Angelo che compie l’annuncio. Oltre a questo, c’è anche un ricordo personale legato alla mia fanciullezza e a questa parrocchia, a quando era parroco don Angelo Volponi che, con la sua severità, ma anche con tanto buon cuore, mi ha insegnato tante cose. Chissà se don Angelo abbia mai immaginato che quel bambino, vivace ed impertinente, un giorno sarebbe divneuto un artista ed avrebbe decorato la porta della sua chiesa?! Voglio infine ricordare anche mia madre che ricordo con grande affetto e che si chiamava Angela: questa porta è un omaggio anche a lei”.

“Quest’opera – prosegue Campanelli, visibilmente commosso – era stata fortemente voluta da mio fratello Tiziano già alcuni anni fa. Purtroppo per molte ragioni, in particolare la pandemia e la sua malattia, non hanno permesso di realizzarla all’epoca, ma forse tutto ha un senso, forse abbiamo dovuto attendere appositamente per festeggiare questo centenario ed onorare al meglio la nostra Maria Annunziata”.

Questa chiesa – conclude il Maestro Campanelliè testimone di una comunità che vive, cresce e lascia il segno. È quindi un onore per me poter contribuire a lasciare un segno in questa chiesa che, da un lato, segna il tempo che passa, ma dall’altro ferma il tempo, quasi lo sospende e ne dà testimonianza a chi verrà”.

Il parroco don Alfredo Rosati, anche attraverso i social, ha manifestato la sua gratitudine: “Un grazie di cuore a quanti hanno desiderato, realizzato e condiviso il progetto”.

Carletta Di Blasio: