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Don Alfredo Rosati: “Il matrimonio è una creazione continua la cui meta è la carità”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si sono conclusi domenica 4 giugno, con la preghiera del Rosario in Chiesa, i festeggiamenti per il centenario della costituzione della parrocchia Santissima Annunziata di San Benedetto del Tronto.

Tra i numerosi momenti da ricordare, di alcuni dei quali abbiamo già parlato in altri articoli, merita senza dubbio di essere menzionata la Santa Messa celebrata in chiesa domenica 4 giugno, alle ore 11:15, durante la quale il parroco don Alfredo Rosati ha invitato tutte le coppie di sposi che nell’anno 2023 festeggiano speciali anniversari di matrimonio: dai novelli sposi che compiono 1 anno, passando per coloro che ne compiono 10, fino a giungere alle nozze d’argento, d’oro e anche oltre, fino a 60 anni!

Queste le parole di don Alfredo Rosati durante l’omelia: “È bello vedere oggi a Messa numerose coppie e siamo tutti molto contenti di vivere insieme questa Eucaristia. Voi avete scelto la vocazione che più delle altre apre le porte della conoscenza di Dio. Senza di Voi, infatti, senza l’amore, non potremmo conoscere Dio. Voi, quindi, siete indispensabili per il mondo: non può esistere, infatti, una umanità senza amore! Oggi la festa della Trinità ci ricorda proprio questo, ovvero che la nostra vita nasce dall’amore. Unirsi in matrimonio è l’inizio di questo amore: tutti voi, infatti, attraverso il sacramento del matrimonio, avete scelto il cammino dell’amore. Un cammino che certamente non è una passeggiata: ha le sue cadute, ma anche i suoi picchi, con momenti di incertezza e fatica, ma anche momenti di gioia e felicità, con discese e risalite. È come il cammino della storia della salvezza, come quello della Divinità. Dio ha iniziato il suo cammino d’amore con la Creazione. All’inizio è tutto bello: ogni volta che crea qualcosa, Dio dice che è bello. Poi, però, nel mezzo non sempre va tutto bene, come se questa creazione iniziale non sia ancora del tutto compiuta. Anche il vostro matrimonio non è ancora compiuto, è una creazione continua. La colletta iniziale diceva che dobbiamo crescere ed amarci come fratelli. Per una coppia, dunque, il punto di arrivo è amarsi come fratello e sorella. Che non è qualcosa di meno, bensì è qualcosa di più. L’amarsi in questo modo, infatti, sta al matrimonio, come l’amore sta alla Trinità. La Trinità ci ricorda che la nostra meta è la carità, quella carità di cui San Paolo ci parla, dicendo che è la più grande delle virtù. Dio ci chiama a vivere questa vetta dell’amore. Dio ci ha dato accanto una persona per insegnarci a vivere la carità. Quel sentimento che avete provato all’inizio è stata solo una scintilla, ma l’amore vero è la carità che avete ora reciprocamente, quel sentimento che è al tempo stesso misericordia, tenerezza, complicità. Ed è questa carità che ci salverà! All’incontro con i fidanzati nel 2014, papa Francesco, ci disse che, quando andremo al cospetto di Dio, Egli ci chiederà: ‘Che cosa hai fatto per il tuo coniuge?’, ‘Cosa hai fatto per lui? O per lei?’. Dio ci chiederà questo: se saremo stati fedeli alla carità.
Io allora vi auguro di proseguire questo cammino guardando la meta, che è appunto la carità. Noi in questi giorni stiamo festeggiando l’Annunziata. Dunque facciamoci guidare da Lei, da Maria, che è stata maestra di carità: ha amato Giuseppe, ha amato Gesù ed ha amato talmente tanto Dio da consegnare all’umanità anche la cosa più preziosa che aveva, suo Figlio. Impariamo da Lei a donare agli altri, in primis al nostro coniuge, le cose più preziose che abbiamo”.

Dopo aver rinnovato le promesse matrimoniali ed aver benedetto tutti gli sposi presenti, le coppie sono state chiamate all’altare dal parroco per ricevere in regalo un’icona della Sacra Famiglia.

Purtroppo, a causa della pioggia, i programmi per la serata hanno subito dei cambiamenti. La processione prevista per le vie del quartiere non si è svolta. Ad ogni modo tutti i fedeli si sono ugualmente riuniti in Chiesa alle ore 21:00 per pregare il Santo Rosario, animato dai bambini che hanno ricevuto quest’anno la Prima Comunione. Presente anche la Banda Musicale della città di San Benedetto del Tronto che ha allietato la preghiera con la sua musica potente. Al termine del Rosario, visto che la pioggia ha concesso un momento di tregua, la comunità si è radunata sul sagrato della Chiesa: il quadro della Santissima Annunziata è stato condotto fuori, sostenuto da quattro donne; tutti i fedeli presenti, insieme, hanno rivolto una preghiera conclusiva a Maria; il parroco don Alfredo ha benedetto la comunità.

 

Carletta Di Blasio: