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Un cuore di madre

(Foto archivio)

Ernesto Olivero

Un Venerdì Santo di molti anni fa passò da me un uomo di strada che spesso veniva a trovarmi. Quel giorno ero in chiesa e lui venne a cercarmi lì. Stavo pregando davanti alla statua della Madonna che accoglie tutti i visitatori della nostra cappella. Si avvicinò, mi si sedette accanto e mi disse parole che non dimenticherò mai: “Ernesto, oggi bisogna stare vicino alla Madonna, perché lei perde suo Figlio”. Quella frase mi è entrata dentro. Mai prima di allora, nessun teologo o sacerdote, mi aveva aperto gli occhi come quest’uomo sul dolore della Madre di Dio.

In quel momento, la mia mente rimase inchiodata al Calvario, il mio cuore a quello di Maria, nostra Madre, nostra Amica, Amica di tutti col dolore del suo cuore spezzato.Spesso Maria è rappresentata con il Cuore trapassato da una spada: trafitta dall’indicibile dolore che provò per la morte del Figlio,come le fu profetizzato da Simeone alla Presentazione di Gesù al Tempio: “E anche a te una spada trafiggerà l’anima” (Lc2,35). Un dolore che non si chiude in sé stesso, ma si apre continuamente alla speranza. Il dolore di chi offre la sua vita con quella del Figlio perché anche attraverso di Lei quella vita donata continui a generare il Bene nel cuore di molti, nel cuore di tutti.

Il cuore trafitto di Maria è anche un cuore puro, immacolato, senza ombra di peccato perché capace solo di amare.Ama il Figlio che custodisce nel grembo, che fa crescere in sapienza, che accompagna nel realizzare il disegno di salvezza del Padre. Lo ama fino alla morte e lo accoglie risorto senza dubitare mai dell’amore del Padre.

Il suo è un cuore Immacolato nell’amore, abitato da Dio e un cuore in cui Dio ha deposto tutto il bene per ognuno di noi, per il mondo intero. L’umanità può attingere da Lei le grazie necessarie per vivere. Non a caso molti Papi hanno consacrato il mondo al cuore Immacolato di Maria, non ultimo Papa Francesco nel 2022 con una speciale consacrazione dell’Ucraina e della Russia. Non è semplice devozione, ma un atto di affidamento importante che indica la strada. Ne sono sempre più convinto:solo il cuore di una donna, della Madonna, può salvare il mondo.

Cerchiamo con lei le vie della pace. Impariamo da lei l’amore che educa, che si piega e accoglie la volontà di Dio, che sa farsi da parte ed essere presente nel momento giusto, che attinge dalla Parola la propria forza interiore. Un amore che non ha nulla a che fare con il sentimentalismo, ma concreto e fattivo, incarnato e sanguinante, come spesso diventa l’amore dei genitori per i propri figli.

È pensando a questo cuore che qualche tempo fa ho scritto una preghiera che per me è una sintesi e un continuo affidamento.

Magnifica Maria,
che dall’alto dei cieli vedi meglio la terra.
Magnifica Maria,
a te nessuna vita è sconosciuta,
ogni dolore ti è presente,

ogni donna, ogni uomo che si dispera.
Le lacrime delle bimbe e dei bimbi
sono luci davanti a te,
con i loro volti e i loro dolori.

Magnifica Maria,
nata in terra, che ora abiti il Cielo,
dove c’è la vita vera,
la vita a tu per tu con Dio.

Magnifica Maria
assunta in Cielo per ricongiungerlo alla terra,
con la tua vita hai tracciato la via verso il Cielo per tutti.

Magnifica Maria
splendida casa per gli uomini,
che l’hanno voluta vivendo la giustizia e l’amore.

Magnifica Maria
cuore della misericordia di Dio
rivestita dal grembiule del servizio

Magnifica Maria,
prediletta di Dio, Madre di Gesù Cristo.
Non hai fatto del tuo trono il tuo potere
ma il tuo dono.

Magnifica creatura.
Magnifica serva di Dio,
Magnifica serva degli uomini.
Magnifica Madre.
Magnifica vicino alla nascita di ognuno
Magnifica vicino alla morte di ognuno.
E di ognuno serbi nel cuore e nella mente il nome.

Ognuno, non si sente solo,
ma protetto da te, Magnifica Donna
che Dio si è scelto come Madre
e nella sua bontà ha voluto fosse anche nostra.

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