“Kataleya” è diventata “come una figlia, una sorella”, per la quale essere “preoccupati e in ansia”, dato che è scomparsa. Lo ha scritto p. Juan Manuel Núñez Rubio, cappellano della comunità latinoamericana di Firenze, in una lettera per invitare tutti a pregare per la piccola Kata, a una settimana dalla scomparsa.
La lettera domenica è stata letta al termine della messa nella chiesa di Santa Maria Maddalena dei Pazzi, dove si riunisce a pregare la comunità cattolica peruviana. In tutte le parrocchie fiorentine si sta pregando perché la piccola Kataleya possa essere ritrovata e torni presto dalla sua famiglia.
“Questa scomparsa ha mobilitato tante persone piene di buona volontà, che con coraggio si sono impegnate fin dal primo momento in cui hanno appreso la notizia della scomparsa, si sono riunite e hanno iniziato le ricerche, nelle strade e nelle piazze vicine a dove viveva. Questa scomparsa ha rattristato non solo i peruviani presenti a Firenze, ma anche tutta la comunità fiorentina, anche dall’estero, in particolare dal Perù, dove gruppi di persone sono uscite per esprimere la loro preoccupazione e il loro sostegno ai gruppi di ricerca che si stanno mobilitando alla ricerca della nostra amata Kataleya”, ha sottolineato il cappellano, esortando a non stancarsi “di continuare a chiedere al buon Dio di proteggere e permettere di riavere tra noi la nostra amata Kata”. “C’è una famiglia che l’aspetta e noi ne facciamo parte, perché questa cara bambina è oggi al centro delle preoccupazioni delle nostre famiglie. Continuiamo a insistere con le nostre preghiere perché Kataleya appaia e abbia risposte ai tanti dubbi che oggi ci circondano”, l’invito di padre Núñez Rubio, che ha anche chiesto di evitare “speculazioni”, “diventando giudici, investigatori o psicologi”, e di affidarsi all’operato di “professionisti” e “istituzioni” mobilitate nella ricerca della piccola. “Saranno loro a permetterci di conoscere tutta la verità – l’auspicio espresso -. Incoraggiamo con il nostro sostegno e le nostre preghiere tutte le persone di buona volontà che stanno indagando e cercando instancabilmente la nostra amata bambina. So bene che queste persone sono impegnate e non si fermeranno finché non troveranno risposte a questa scomparsa”.
Il cappellano ha anche esortato ad accogliere “l’invito che il cardi. Giuseppe Betori ha rivolto a tutte le parrocchie della diocesi di Firenze a pregare per il ritorno della nostra Kataleya, perché una famiglia la sta aspettando, soprattutto un fratellino che sicuramente chiede ogni giorno la sua sorellina”.
Padre Núñez Rubio nella lettera si è rivolto anche direttamente alla bimba: “Cara Kataleya, ti aspettiamo, vogliamo rivederti tra noi sorridente e goderti la tua infanzia con il tuo fratellino, perché, in mezzo al dolore della tua scomparsa, abbiamo potuto prendere coscienza di quanto siano abbandonate le nuove generazioni e siamo invitati a proteggerle e ad amarle. Speriamo che quando ti ritroveremo potremo avere un ambiente sicuro per te e per ogni bambino della nostra città e del mondo intero”.
Infine, un pensiero alla “comunità cristiana e tutte le persone di buona volontà”: “Restiamo saldi, pieni di energia positiva attraverso le nostre preghiere, affinché Kataleya sia di nuovo in mezzo a noi”.