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Guatemala: ieri elezioni presidenziali tra scontri, frammentazione e accuse di irregolarità

(Foto ANSA/SIR)

Si profila un ballottaggio, in Guatemala, per le elezioni presidenziali, dopo il primo turno di ieri, caratterizzato da alcuni scontri e accuse di brogli, in un contesto dove viene denunciata grande corruzione, frammentazione, sfiducia e proteste per l’esclusione di alcuni importanti candidati da parte del Tribunale supremo elettorale.
Anche se lo scrutinio procede a rilento ed è arrivato al un terzo delle sezioni, sono due i candidati che si stanno, al momento, affermando maggiormente, anche se tutti con percentuali molto basse. Al primo posto, con poco meno del 15% dei consensi, è al momento l’ex first lady Sandra Torres Casanova, già altre volte candidata senza successo e accusata in passato di corruzione e finanziamenti elettorali. In campagna elettorale, come altri candidati, ha fatto riferimento alla politica di pugno di ferro contro la criminalità portata avanti nel vicino El Salvador dal presidente Najib Bukele. Lo sfidante, a sorpresa, dovrebbe essere il candidato della sinistra (rimasta orfana dell’indigena Thelma Cabrera, esclusa dalla competizione) Bernardo Arevalo de León, leader del partito “Semilla”, dato quasi al 13% dai risultati parziali, dopo che nei sondaggi della vigilia figurava solo all’ottavo posto. Solo al quinto posto Zury Ríos, figlia del dittatore Efraín Ríos Montt.