SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sono iniziate le attività del progetto “Ci sto? Affare fatica!”. Anche quest’anno, infatti, il Comune di San Benedetto è tra gli aderenti dell’iniziativa finanziata dalla Regione Marche e coordinata da Centro Servizi per il Volontariato. Lunedì 19 giugno, uno dei gruppi di giovani tra i 15 e i 21 anni che hanno aderito all’iniziativa, sotto la guida del suo tutor, ha cominciato l’opera di cittadinanza attiva per la cura e la valorizzazione di beni e spazi pubblici.
Al termine di ogni settimana, i ragazzi impegnati nelle attività saranno ricompensati con appositi “buoni fatica” del valore di € 50,00 spendibili nei negozi convenzionati, come riconoscimento per l’impegno profuso nel progetto. Tra le attività convenzionate si trovano negozi di abbigliamento, alimentari, libri scolastici e di lettura, sport e tempo libero e materiale informatico.
Come detto, la prima squadra ha già iniziato i lavori lo scorso lunedì nelle pinete di viale Olindo Pasqualetti e viale Buozzi e, nelle prossime settimane, altre interverranno anche nelle pinete “Falcone e Borsellino”, in quelle di via Mattei e via Todaro, nell’area dell’ex-camping (giardino di Zio Marcello) e nei giardini delle scuole “Cappella” e “Sacconi”.
Quest’anno per la prima volta i luoghi da riqualificare sono stati scelti dal Consiglio comunale dei ragazzi, da poco insediatosi.
L’edizione 2023 di “Ci sto? Affare Fatica!” ha registrato un boom di iscrizioni a San Benedetto, una forte risposta da parte dei giovani cittadini che permetterà al progetto di avviare più squadre che opereranno in contemporanea. L’esperienza del progetto sarà inoltre raccolta sulla pagina Facebook e il profilo Instagram dedicati e raccontata al pubblico.
Le iscrizioni all’iniziativa sono ancora aperte. Per partecipare, visitare il sito www.cistoaffarefatica.it.
“Siamo molto soddisfatti – ha detto l’assessore alle Politiche Giovanili Andrea Sanguigni – della risposta straordinaria ricevuta dai giovani sambenedettesi, un’auspicata conferma che quando le attività proposte sono interessanti e dense di significato, i giovani si fanno coinvolgere, con risultati inaspettati per tutta la collettività”.