A dieci anni dalla visita di Papa Francesco a Lampedusa, la Giornata del mare 2023 fa memoria e rilancia il valore del mare come luogo di vita.
In linea con l’appuntamento internazionale che ogni anno, la seconda domenica di luglio, unisce il mondo nella preghiera per i marittimi, le loro famiglie e per quanti nella Chiesa offrono loro supporto, come i cappellani e i volontari, l’Apostolato del mare nazionale e la Fondazione Migrantes promuovono una serie di eventi nell’isola della Sicilia, luogo di accoglienza per moltissimi migranti, nell’anniversario del primo viaggio del Pontefice. “Vogliamo ricordare l’appello del Papa ad accogliere la vita umana e a promuovere una cultura del mare come opportunità di lavoro, di incontro, di reciprocità. Il Mediterraneo, da cimitero, si trasformi in terra di mezzo, spazio conviviale delle differenze”, afferma don Bruno Bignami, direttore dell’Apostolato del mare della CEI.
Le celebrazioni – che hanno per tema “Chi di noi ha pianto? Il mare luogo di vita” – hanno preso il via venerdì 7 luglio, alle 21, nella chiesa parrocchiale S. Gerlando, con il concerto del Maestro Ulrich von Wrochen, già prima viola della Scala di Milano, e con un momento artistico curato dall’attore Michele La Ginestra.
Sabato 8 luglio, alle 9.30, è partito il percorso commemorativo dal sagrato della chiesa parrocchiale alla Porta d’Europa, che sarà scandito dagli interventi di Filippo Mannino, sindaco di Lampedusa, di Mons. Alessandro Damiano, arcivescovo di Agrigento, di don Bignami, e del Card. Francesco Montenegro, arcivescovo emerito di Agrigento e amministratore apostolico “sede vacante” di Piana degli Albanesi.
Ieri sera alle 21.00 si è tenuta una tavola rotonda a cui hanno preso parte Mons. Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio e presidente della Fondazione Migrantes, don Stefano Nastasi, già parroco di Lampedusa, Enzo Riso, pescatore, e i rifugiati Fardusa Osman Ahmed e Moussa Modibo Camara (Centro Astalli). Modera Nello Scavo, giornalista di Avvenire.
Oggi, domenica 9 luglio, alle 11, il Card. Montenegro presiederà la celebrazione eucaristica che sarà trasmessa in diretta su RaiUno.
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