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Parlamento Ue: proteggere i giornalisti da minacce, leggi oppressive e azioni legali vessatorie

Nell’ambito della sessione plenaria del Parlamento europeo, che si svolgerà a Strasburgo (10-13 luglio), gli eurodeputati discuteranno e voteranno la loro posizione su nuove norme Ue “per proteggere giornalisti, attivisti, accademici, artisti e ricercatori da azioni legali volte a metterli a tacere”. La proposta di direttiva, cosi come approvata dalla commissione parlamentare, prevede, precisa un comunicato, “una serie di misure di protezione dalle cause legali strategiche tese a bloccare la partecipazione pubblica (in inglese strategic lawsuit against public participation o Slapp) nell’Ue, quali l’archiviazione anticipata, l’obbligo per il ricorrente di coprire le spese processuali e il non riconoscimento di sentenze di paesi non-Ue”. Le norme di protezione dovrebbero essere applicate alle cause transfrontaliere, quando il ricorrente e il convenuto non hanno sede nello stesso Paese del tribunale adibito, quando il caso è rilevante per più di uno Stato membro o quando l’opera contestata è accessibile per via elettronica. I deputati dovrebbero inoltre chiedere ai Paesi Ue di garantire che le vittime di Slapp ricevano assistenza legale, finanziaria e psicologica. Il dibattito si svolgerà lunedì, il voto è previsto per martedì. Inoltre i deputati discuteranno martedì e voteranno mercoledì una risoluzione separata, non legislativa, sulle minacce ai giornalisti e ai media nel mondo, tra cui omicidi, rapimenti, torture, sorveglianza, detenzioni arbitrarie e leggi oppressive sulla blasfemia o sulla diffamazione.

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