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Cantina di Colonnella: l’azienda da oltre 300 ettari di vigneto

Avvinamenti Gastronomici

COLONNELLA – Colonnella è tra i centri più belli della Val Vibrata, ultimo lembo d’Abruzzo a Settentrione. Di origine medioevale, sorge su un alto colle che unisce in un caldo e spettacolare abbraccio il mare Adriatico e le vette più alte degli Appennini. É qui che dall’iniziativa di un piccolo gruppo di viticoltori nasce, nel 1971, Cantina Colonnella, azienda che oggi può vantare oltre 300 ettari di vigneto e una produzione di 35.000 hl. La naturale vocazione alla vitivinicoltura di questo territorio, dalle caratteristiche pedoclimatiche ideali, è nota fin dall’antichità. Autori come Polibio, Plinio il Vecchio, Dioscoride e Silio Italico celebrano ripetutamente i vini del Teramano, che giudicano tra i migliori d’Italia. I vigneti di Cantina Colonnella ornano i dolci declivi delle colline del Teramano, luogo forte della zona di produzione del più celebre vitigno d’Abruzzo, il Montepulciano. Oltre al vitigno del Montepulciano, si coltivano, secondo i tradizionali sistemi a spalliera e a tendone, quelli del Trebbiano, della Passerina e della Malvasia; più di recente sono stati impiantati i vitigni a bacca rossa del Merlot, del Cabernet Sauvignon e del Pinot Nero e quelli a bacca bianca dello Chardonnay e del Pecorino. Cantina Colonnella vanta vini di grande pregio, pazientemente invecchiati in botti di rovere francese. Meritano menzione il Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane, vino che nel 2003 ha ottenuto il riconoscimento della DOCG e il Controguerra Rosso DOC.
È qui che dall’iniziativa di un piccolo gruppo di viticoltori nasce, nel 1971, Cantina Colonnella, azienda che oggi può vantare oltre 300 ettari di vigneto e una produzione di 35.000 hl. Qui ogni conferitore, con dedizione e passione, lavora affinchè il proprio terreno, disposto su diverse alture collinari, riesca a dare il miglior prodotto del territorio. Sono un mix di vigne accuratamente curate, più o meno giovani che riescono ad esaltare quei profumi e quelle caratteristiche che i vini delle Marche devono avere. Naturalmente sono vini legati al territorio e al proprio “terroir” come passerina, pecorino ed anche il falerio, un vino che negli anni si è andato dimenticando ma che in realtà rappresenta un blend di vitigni locali. Senza dimenticarci poi dei rossi, dove la principale semina vede primeggiare il montepulciano ed il sangiovese unito a qualche vitigno internazionale. Ad ampliare ancor di più la curiosità per i vini della cantina di Colonnella, è l’ubicazione a cavallo tra marche ed Abruzzo dove i fondali dal terreno argilloso contrastano con la brezza marina del mar Adriatico rendendo ancor più caratteristici e longevi i vini del territorio.

Stefano Nico: