Il corpo di un corrispondente di uno dei principali quotidiani messicani, “La Jornada” è stato ritrovato sabato nello stato occidentale di Nayarit, giorni dopo la denuncia della sua scomparsa. Si tratta di Luis Martín Sánchez Íñiguez, 59 anni, lavorava per La Jornada ed era scomparso da mercoledì.
L’ufficio del procuratore generale dello Stato di Nayarit ha confermato che il giornalista è stato assassinato e che l’attacco contro di lui era legato al suo lavoro giornalistico, come ha riportato lo stesso quotidiano. Sánchez è uno dei tre giornalisti rapiti nello Stato, uno dei più violenti del Messico, sono negli ultimi giorni.
Il suo corpo è stato ritrovato o nella località di El Ahuacate, nei pressi di Tepic, legato, coperto da sacchi e con un messaggio appuntato sul petto che le autorità non hanno reso noto, secondo quanto scrive la stampa locale. La morte di Sánchez ha suscitato indignazione sia in Messico che a livello internazionale. La Commissione messicana per la difesa e la promozione dei diritti umani ha chiesto alle autorità di fare luce sull’accaduto. “Chiediamo giustizia per i giornalisti messicani!”, ha scritto il gruppo sui social media.
Dall’inizio dell’anno sono almeno sei i giornalisti uccisi dai gruppi criminali mentre esercitavano il loro compito di denuncia.

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *