Stefania Careddu
Quattrocentottanta eventi sparsi in 100 luoghi della città, 55 Paesi partecipanti, 100 gruppi musicali provenienti da 5 continenti. Sono solo alcuni dei numeri del “Festival della Gioventù”, un’imponente manifestazione religiosa, artistica, culturale e sportiva diffusa che dall’1 al 6 agosto permetterà di vivere momenti di divertimento e di riflessione, all’insegna della creatività e della testimonianza. Su palchi e aree all’aperto, ma anche in auditorium, cinema, teatri, musei, spazi espositivi, chiese, si alterneranno giovani che hanno scelto di condividere con i coetanei la loro esperienza, utilizzando linguaggi diversi. A farla da padrone sarà la musica: ben 290 sono i concerti programmati, con generi che spaziano dalla classica al rock fino al rap, passando per il pop, il folk e la christian music.
Variegata anche la scelta sul versante del teatro e della danza: tra gli spettacoli proposti da 16 gruppi internazionali molti saranno quelli teatrali ispirati a figure di Santi, come Antonio, Francesco, Teresa di Lisieux e Giovanna d’Arco, almeno tre le opere portate in scena dai portoghesi (“Evangelho – o Musical”, “Teatro com luz negra – Amor a Portugal” e “D. Bosco, o Musical”), numerose le performance di ballo tra cui quelle del World Youth Dance Crew e un Flash Mob interpretato dai ragazzi del Movimento Giovanile Salesiano Mondiale.
Non mancheranno nemmeno le occasioni per pregare o per conoscere realtà ecclesiali presenti nel mondo grazie alle 55 iniziative promosse da diocesi, gruppi, associazioni e movimenti. Chi vorrà potrà inoltre approfondire tematiche legate alla spiritualità e all’evangelizzazione, ma anche alla cittadinanza, al lavoro, all’ecologia integrale. Sono infatti 38 le conferenze – in diverse lingue – che permetteranno di confrontarsi sulle grandi sfide di oggi e sul contributo di fede che i giovani possono offrire nei diversi ambiti di vita. Tra gli appuntamenti annunciati un focus sull’economia di Francesco, al centro di un dibattito con diversi esperti del settore che si svolgerà all’Università Cattolica di Lisbona, e gli incontri ospitati alla Fondazione Champalimaud con i familiari e gli amici di alcuni dei Patroni della Gmg come i beati Chiara Badano e Carlo Acutis o di altri testimoni del nostro tempo, come ad esempio il venerabile Guido Schaffer, medico e seminarista brasiliano, definito “l’angelo del surf”.
Ampio spazio sarà dedicato al tema delle vocazioni – da quella al matrimonio a quella al sacerdozio e alla vita consacrata – con i momenti di racconto e dialogo organizzati al Centro Culturale di Belém in collaborazione con il Centre de Recherche et d’Anthropologie des Vocations.
Alle mostre e alle proiezioni di film e documentari si aggiunge infine la “Gmg sport” (il 2 agosto) con un torneo di beach volley sulla spiaggia di Carcavelos e uno di calcio a 7 all’Estádio Universitário dove si svolgeranno inoltre varie sessioni di sport inclusivi. Perché la Gmg è anche gioco, arte, spettacolo e cultura.
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