“Leggiamo i dati dell’ultima Relazione sulle tossicodipendenze, depositata dal sottosegretario Alfredo Mantovano ai presidenti di Camera e Senato. In Italia, rispetto ai dati del 2021, aumentano le morti per droga, aumentano i detenuti in carcere per reati di droga, aumentano i consumi nella fascia giovanile dal 18,7% al 27,9% soprattutto di cannabinoidi sintetici e Nps e come fonte principale di acquisto il mercato del web. Si assiste anche ad un aumento delle diagnosi di infezione da Hiv e Aids in forma tardiva, si passa dal 36% al 40% nel 2022”. Così Luciano Squillaci, presidente della Fict, sintetizza i dati principali della Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia.
“I dati, quindi, si presentano sempre più drammatici – osserva Squillaci – perché dilagante è la cultura della normalizzazione e carente la percezione dei danni che provocano le sostanze come cocaina, crack e alcol”.
Altro dato da rilevare è che, “tra le sostanze legali, la più diffusa tra i giovani, come bene vediamo nei nostri servizi su strada e nei luoghi di aggregazione, è l’alcol, consumato nell’anno da circa 1milione e 900mila studenti di 15-19 anni. Per oltre 780mila studenti (33%) si è trattato di un consumo elevato che ha portato all’intossicazione alcolica e, tra i 18-24enni, la quota di quanti si sono ubriacati nell’ultimo anno è circa il 50%. Si tratta di ragazzini, di vite, non di numeri!”
“E certo non ci meraviglia – continua il presidente della Fict – il dato degli aumenti dei ricoveri in ospedale correlati all’uso di sostanze, come anche l’emergere di ulteriori comportamenti a rischio e potenzialmente additivi, spesso legati a Internet e alle nuove tecnologie. Il più diffuso tra questi è il gioco d’azzardo che nel 2022 ha interessato circa la metà degli studenti 15-19enni, già iniziato in modo preoccupante, durante la pandemia, per non parlare dei nuovi fenomeni come il ghosting o il ritiro sociale volontario. Il primo, nel 2022, ha coinvolto oltre 850mila studenti mentre sono circa 55mila gli studenti che sono rimasti isolati per oltre 6 mesi”. Nell’ultimo anno, evidenzia Squillaci, dai dati dell’Osservatorio interno, “nei nostri Centri Fict abbiamo accolto il 34% di utenza, oltre 5mila persone sulle 14.904 in carico nei servizi del privato sociale accreditato in Italia. E la prima sostanza di abuso per cui si richiede il trattamento è proprio la cocaina, seguita dall’eroina e alcol”.
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