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Ripatransone, Vescovo Bresciani: “Santa Maria Maddalena e suor Addolorata, due esempi di amore vero per il Signore”

RIPATRANSONE – Il vescovo della Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto Marche, Sua Eccellenza Monsignor Carlo Bresciani, ha presieduto l’Eucarestia presso il Monastero delle Passioniste di Ripatransone in occasione dei festeggiamenti in onore di santa Maria Maddalena.

Nell’omelia il vescovo Bresciani ha detto: “Celebriamo la festa di Maria Maddalena, è lei che ci mette davanti ad una donna di fede, davanti agli aspetti fondamentali di come è una donna di fede. Maria Maddalena è stata guarita, ha ricevuto un miracolo da Gesù, è stata liberata e non si è più dimenticata di quello che ha ricevuto da Gesù. Ha ricevuto un grande dono.

E quale è stata la risposta di Maria Maddalena? Non è stata analoga a quella dei nove lebbrosi, quei nove su dieci, che una volta guariti non sono tornati indietro per dire “grazie”.

Maria Maddalena si è messa alla sequela di Gesù, nel brano del Vangelo c’è scritto che insieme alle donne che accompagnavano Gesù fino ai piedi della croce, c’è stata sempre Maria di Magdala, Maria Maddalena. Lei si è ricordata di quello che Gesù ha fatto per lei, questo è un po’ l’invito rivolto a tutti noi, perché il cristiano è colui che vive della memoria di ciò che Dio gli ha donato. Maria Maddalena ha cercato il Signore, l’amore del Signore. Nella consacrazione religiosa viene vissuto l’amore di Dio in modo intenso, l’amore intenso per Cristo in questo monastero è stato vissuto anche da Maria Addolorata Luciani, che oggi ricordiamo nella preghiera. Santa Maria Maddalena ha unto il corpo di Cristo con l’olio profumato, quell’olio che non doveva andare sprecato, Maria Maddalena non si preoccupò di questo e unse il corpo di Cristo, perché lei dopo l’incontro con Gesù visse tutta la sua vita con generosità. La sua generosità era rivolta sempre verso gli altri e si preoccupò, possiamo dire così, sempre di non lasciare mai solo il Signore, non lo ha lasciato solo nemmeno quando tutti gli apostoli scapparono e Gesù venne arrestato e crocifisso. Maria Maddalena poi andò al mattino presto al sepolcro, era ancora buio. Da una parte abbiamo il cuore grato di Maria Maddalena e dall’altra parte abbiamo Gesù che accoglie questa gratitudine e la gratifica manifestandosi a lei per prima. Come cristiani dobbiamo essere grati al Signore per i suoi doni e in modo particolare questa sera ci ritroviamo qui in preghiera per ringraziare il Signore di suor Addolorata Luciani. Dobbiamo dire grazie per quella sua testimonianza che ci ha lasciato; lei ora è dichiarata venerabile per le sue virtù eroiche, per quell’amore immenso verso il Signore. Ha vissuto tutta la sua vita, la sua consacrazione e il suo calvario nella malattia donandosi completamente al Signore. Maria Maddalena e suor Maria Addolorata Luciani sono due esempi di amore vero verso Gesù, due modelli diversi di amore, ma entrambi “amore vero” verso Dio.

In qualsiasi condizione di vita ci troviamo dobbiamo amare il Signore, rivolgere la nostra vita quotidiana, le nostre fatiche, i nostri pensieri, tutti al Signore. Solo insieme al Signore avremo pienezza di vita e vera gioia. L’amore grato al Signore si può vivere in un monastero, nel matrimonio, in altre scelte di vita, ma mai dobbiamo dimenticare la grazia dell’amore di Dio. Dobbiamo essere grati al Signore anche per questi due esempi di vita, per l’esempio di santa Maria Maddalena e suor Addolorata Luciani”.

Patrizia Neroni: