Il Vertice Onu sui sistemi alimentari che si apre a Roma, alla Fao, “Un Food System Summit +2” (Unfss+2), si trova davanti un quadro globale assai preoccupante: 783 milioni di persone affrontano la fame, 122 milioni in più dal 2019 a causa della pandemia Covid-19 e dei ripetuti shock climatici e per i numerosi conflitti politico-sociali, secondo i dati dell’ultimo rapporto sullo stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo. Anche la capacità delle persone di accedere a delle diete sane si è deteriorata: più di 3,1 miliardi di persone – ovvero il 42% degli abitanti del Pianeta – non erano in grado di permettersi una dieta sana nel 2021.
“Per noi – afferma il presidente nazionale di Acli Terra, Nicola Tavoletta – vi è una duplice necessità per garantire sicurezza alimentare e l’obiettivo ‘Fame Zero’ entro il 2030: la prima è quella di inserire limiti al controllo della finanza, in particolare dei fondi speculativi, delle grandi imprese agroalimentari, la seconda è quella di prevedere un tetto ai costi energetici tramite un trattato internazionale”.
“Ci auguriamo che l’incontro di Roma dell’organizzazione ad hoc delle Nazioni Unite, che vede riuniti 161 Paesi e 22 capi di Stato e di Governo, con i numerosi esperti, infonda sempre più consapevolezza e determinazione per sconfiggere la piaga della denutrizione, un’autentica offesa alla dignità umana, e contribuire a creare un mondo in cui vi sia la sicurezza del cibo per ogni persona e il contestuale rispetto del Creato”, conclude il presidente dell’associazione professionale di ispirazione cristiana di tutela e promozione del mondo rurale e delle marinerie.

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