SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA – “Quello che stiamo vivendo è un momento bello, importante e significativo per tutti voi: la chiesa, infatti, è la casa della comunità cristiana, quindi oggi è festa per tutta la comunità! La chiesa è il segno, da una parte, della presenza di Cristo in mezzo a noi e, dall’altra parte, dell’unità della comunità che trova in questo edificio un luogo in cui rappresentare e vivere questa comunione”. – È con queste parole che il Vescovo della Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, Mons. Carlo Bresciani, ha salutato i fedeli della Parrocchia Sant’Egidio Abate di Sant’Egidio alla Vibrata in occasione del 70° anniversario della consacrazione della chiesa Sacro Cuore, avvenuta nel lontano 26 luglio 1953.
Nella solennità dell’anniversario della dedicazione, mercoledì 26 luglio 2023, Mons. Bresciani ha presieduto la Celebrazione Eucaristica delle ore 18:30 . Per l’occasione la Santa Messa è stata concelebrata dal Parroco don Luigino Scarponi, dai Diaconi Giovanni Scarciglia ed Emanuele Imbrescia, oltre che dall’Assemblea dei Convenuti. Presente, tra i fedeli, anche il Primo Cittadino santegidiese Elicio Romandini.
Queste le parole del Vescovo Bresciani durante l’omelia: “La Parola di Dio che abbiamo ascoltato stasera ci offre perle preziose di riflessione che ci ispirano e ci fanno comprendere quale sia la reale dimensione del nostro essere cristiani.
La Prima Lettura ci racconta degli Apostoli che, dopo la morte di Gesù, si ritrovano insieme nella stanza superiore, dove è stata celebrata l’ultima cena, in quello che noi oggi chiamiamo cenacolo. Essi sentono l’esigenza di ritrovarsi insieme a pregare e a fare memoria delle opere di Dio. A questo serve una chiesa: a ritrovarsi insieme. ‘Tutti erano perseveranti e concordi nella preghiera’ – ci viene detto. Questo significa che non basta pregare da soli, bisogna vivere la preghiera insieme. Ecco perché costruiamo le chiese: per pregare, ascoltare la Parola e celebrare insieme, in un luogo in cui custodiamo le cose più preziose della nostra fede, come i Sacramenti.
La Seconda Lettura ci fa fare una ulteriore riflessione. La chiesa può essere anche molto bella, ricca di opere d’arte, un’arte che ispira la fede alla preghiera, al cammino, alla riflessione; ma questo non basta. San Pietro spiega che, oltre alle pietre morte, quelle con cui vengono costruiti gli edifici sacri, occorrono anche le ‘pietre vive’. Di una bella chiesa vuota non ce ne facciamo niente! Serve una Chiesa in cui la comunità si mette in cammino: quello che rende viva questa chiesa, quindi, è la vostra presenza, la vostra preghiera vivente. San Pietro ci ricorda che siamo noi cristiani a costruire un edificio spirituale, una Chiesa viva che si mette in ascolto della Parola di Dio e fa di essa il fondamento e la guida della propria vita.
Il Vangelo infine ci fa fare un ulteriore passo in avanti verso questa direzione, perché in esso ci viene detto con chiarezza quale è la volontà di Gesù. Abbiamo definito la Chiesa prima come luogo di incontro della comunità, poi come luogo in cui espletare la nostra funzione di pietre vive – dice San Pietro: ‘stirpe eletta a sacerdozio regale’. Ora San Giovanni completa la descrizione della Chiesa con questa affermazione dal significato esplicito: ‘Perché quelli che crederanno in me siano tutti una cosa sola’. Siamo Chiesa soltanto se camminiamo verso l’unità. Seppur con tutte le difficoltà che ci si presentano, solo l’essere una cosa sola ci rende veramente Chiesa. Solo così siamo credibili per il mondo. Solo così siamo Popolo di Dio.
Ecco perché è bello celebrare i 70 anni di questa chiesa! Settant’anni possono essere tanti o pochi, a seconda dei punti di vista. Ma non è importante il numero degli anni! Quello che conta è la vitalità di fede di questa comunità. Questa fede che siamo chiamati a trasmettere attraverso il nostro modo di vivere quotidiano, attraverso il nostro modo di essere famiglia e comunità“.
Al termine della Santa Messa, il Parroco don Luigino Scarponi ha donato al Vescovo Bresciani e al Sindaco Romandini una riproduzione del logo celebrativo ‘Pietre Vive’ creato appositamente per la speciale ricorrenza dalla graphic designer santegidiese Martina Lelli e ha ripercorso brevemente la storia della chiesa Sacro Cuore: “La nostra chiesa fu progettata dall’architetto Tassotti, il quale la fece costruire in cemento armato. Un’opera avveniristica per gli anni 50! La nostra chiesa fu realizzata grazie all’interessamento di molti sacerdoti: fortemente voluta da don Giuseppe De Semplicis, parroco zelante tra gli emigrati a New York, fu caldeggiata da don Filippo Giovannozzi, il quale, però, purtroppo non ne godé il compimento; fu portata a termine dal suo successore don Ruggero Micioni e dal loro vice don Pacifico Forlini. Il 26 luglio 1953 fu finalmente consacrata ad opera di S.E.R. Mons. Vincenzo Radicioni“.
Subito dopo la Messa, tutta la comunità si è radunata in Piazza Vecchia per un momento di agape fraterna a cui hanno partecipato anche il Vescovo, il Parroco, i Diaconi ed il Sindaco.
Alle ore 21:15 i fedeli si sono ritrovati sul sagrato della chiesa Sacro Cuore per assistere al concerto “Quelli che … non solo Gospel – La voce del cuore … la musica dell’anima”, durante il quale una corale di 25 elementi con musici di Montegranaro si è esibita rigorosamente dal vivo in un vasto repertorio di musica Gospel, Soul, Rhythm & Blues, Spiritual e Pop.
La comunità ha festeggiato insieme, con gioia ed allegria, lasciandosi coinvolgere fino a tarda serata: è festa quando, messosi l’abito bello, ci si coinvolge e si scende in piazza!
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