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Gmg Lisbona: card. De Donatis ai giovani romani, “tornate per arricchire la nostra città e la nostra Chiesa”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Roma aspetta la vostra gioia e la vostra decisione di donare senza trattenere, di perdere tutto. Tornate per arricchire la nostra città e la nostra Chiesa della vostra autentica e limpida gratuità. Da Lisbona maturino sì definitivi, luminosi e dal vostro dono riconosceremo ancora una volta Gesù che spezza il pane per tutti”. È l’augurio rivolto questo pomeriggio dal cardinale vicario della diocesi di Roma, Angelo De Donatis, ai 600 ragazzi romani in partenza per la Giornata mondiale della gioventù di Lisbona con il programma offerto dalla Pastorale giovanile diocesana. Il porporato ha presieduto la celebrazione eucaristica nella basilica di San Giovanni in Laterano al termine della quale ha conferito il mandato ai pellegrini consegnando loro la croce del pellegrino inserita nel kit degli italiani. Il consiglio ai ragazzi è stato quello di chiedersi nella preghiera cosa si aspettano da queste giornate. “Mettete a fuoco il desiderio vero che avete nel cuore” ha detto. Zaini in spalla, accompagnati dai genitori con i quali hanno fatto fino all’ultimo istante mente locale sperando di non aver dimenticato nulla, i ragazzi hanno gremito la basilica lateranense impazienti di dare inizio a “un’esperienza di fede che non dimenticheremo per tutta la vita” afferma Emanuele. Per la maggior parte dei ragazzi si tratta della prima Gmg alla quale si sono iscritti attratti dalle testimonianze di catechisti e amici che vi hanno partecipato negli anni scorsi. Adesso è arrivato il loro turno, sono “pronti a mettersi in cammino e a compiere più di 11 chilometri rispetto ai discepoli di Emmaus, non tristi nel cuore come loro, ma gioiosi”, ha detto il cardinale De Donatis durante l’omelia. Il porporato ha quindi invitato i giovani ad aprire il loro cuore e a “non aver paura di narrare la propria storia, le proprie gioie e speranze, i dubbi e le paure” a chi li affiancherà lungo il cammino. Che abbia il volto di un sacerdote o di un animatore, di un amico o di uno sconosciuto, “è il Signore che si è avvicinato a voi – ha affermato il cardinale vicario generale del Papa per la diocesi di Roma – e ancora una volta vi accoglie con tenerezza e comprensione, con tenace dolcezza e certa misericordia”. De Donatis ha inoltre chiesto agli accompagnatori di accostarsi a ciascuno dei giovani “accogliendoli senza giudizio: allargate l’orecchio del cuore e ascoltateli, aiutateli a riconoscere in loro l’azione meravigliosa e stupenda dello Spirito”.

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