DIOCESI – “La bellissima esperienza della GMG fatta a Lisbona che ha visto insieme ai nostri 126, un altro milione e mezzo di giovani, stimola a molte riflessioni”.
Con queste parole il Vescovo della diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, Mons. Carlo Bresciani apre la propria considerazione in merito alla GMG appena vissuta a Lisbona.
Vescovo Bresciani: “Una prima tra tutte: il racconto che viene fatto sul mondo giovanile non sempre corrisponde alla realtà e troppo spesso si parla solo di alcuni aspetti negativi di una parte di loro. A Lisbona i giovani ci hanno detto, forse meglio dire gridato, che loro sono altro: sono disponibili a proposte serie e impegnative e sanno mettersi in gioco quando viene loro offerta la possibilità.
Ho visto i gruppi di 500-600 giovani che hanno assistito alle catechesi con assoluta e partecipata attenzione, ho visto un milione e mezzo di giovani che per circa 20 minuti, in assoluto silenzio nello sterminato Campo de Graça, si sono messi in Adorazione Eucaristica, ho visto 65.000 giovani italiani che insieme hanno pregato all’unisono dopo aver vissuto la festa degli italiani, ho visto giovani disponibili a lunghissime camminate a piedi per partecipare ai momenti di incontro. Tutto questo con volti felici e sorridenti. Ho visto giovani di tutte le nazioni del mondo uniti da un sincero senso di fraternità e amicizia anche se le loro nazioni di appartenenza sono in guerra tra loro. Speriamo sia il segno di un mondo nuovo che avanza: i giovani vogliono la pace.
Ovviamente, come è giusto che sia, ho visto giovani che sprizzano vivacità, hanno voglia di far festa, di cantare, di ballare e godono di essere insieme: tutto senza creare il minimo disordine e questo ha colpito fortemente tutti a Lisbona.
Sono sicuro che tutti sono tornati a casa non solo felici e contenti, sicuramente anche stanchi, ma soprattutto con una esperienza unica di Chiesa che li ha veramente arricchiti. Hanno fatto esperienza del volto bello della Chiesa, reso bello proprio per la loro presenza e per la loro vivacità.
Personalmente ne ho goduto molto, e ringrazio profondamente Dio, ma ringrazio di cuore questi ragazzi e ragazze e anche tutti i sacerdoti ed animatori che li hanno accompagnati.”