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Villa Rosa di Martinsicuro, vescovo Bresciani: “Maria ci invita a guardare ai bisogni degli altri”

MARTINSICURO – Si è svolta ieri sera, 15 agosto, alle ore 21:00, presso il piazzale antistante la chiesa di San Gabriele dell’Addolorata in Villa Rosa di Martinsicuro, una Celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo della Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, Mons. Carlo Bresciani, in occasione della festività dell’Assunzione. La Santa Messa, svoltasi all’aperto per poter contenere la numerosa folla di fedeli accorsi, sia residenti locali che turisti, è stata concelebrata dal parroco don Alfonso Rosati. Presente anche il diacono Walter Gandolfi.
Queste le parole del vescovo Bresciani durante l’omelia: “Oggi siamo invitati, insieme a Maria, a riconoscere i grandi doni che Dio ci fa. In Maria, infatti, veneriamo il compimento delle promesse di Dio. Sono promesse di vita che riguardano non solo il tempo presente, ma anche il tempo oltre la morte. In Maria queste promesse si sono compiute. Noi ammiriamo quindi le meravigliose opere che il Signore ha realizzato in lei, ammiriamo il compimento di quello che speriamo per ciascuno di noi.
Allora ci chiediamo cosa abbia condotto Maria a godere di questo compimento e, se analizziamo con attenzione la sua vita, ci rendiamo conto che l’Assunta è sì la madre fisica che ha generato Gesù, ma è anche e soprattutto la Madre spirituale del Figlio di Dio, Colei che ha vissuto la sua vita facendo la volontà del Signore e che, in attento ascolto della parola di Dio, ha saputo gettare abbondanti semi di bontà e di carità. Di uno di essi abbiamo sentito il racconto nel brano del Vangelo odierno. Dopo che Le è stato annunciato l’arrivo del Figlio di Dio e la notizia che Elisabetta è incinta, Maria si alza e in fretta va dalla cugina per prestarle aiuto. Maria ha capito il bene che può fare. Anche se nessuno glie lo ha chiesto, lei non pensa a starsene comoda nel tranquillo villaggio di Nazareth, bensì si scomoda per un lungo viaggio, presumibilmente a piedi e disagevole. Alza gli occhi ai bisogni della cugina, getta semi di bontà e porta vita e benedizione a lei e al bambino che porta in grembo. Ecco allora l’atteggiamento della donna di fede: saper capire il bisogno dell’altro e in fretta soccorrere, camminare nella carità ad imitazione dell’amore di Dio.
In Maria dunque contempliamo non solo le meravigliose opere che Dio ha compiuto in Lei, ma anche la strada da percorrere per il compimento delle promesse di Dio anche per noi. E ci accorgiamo di quanto sia importante avere un’anima bella: il corpo, infatti, non è mai sufficientemente bello, se l’anima non è bella. E l’anima di Maria è bellissima: aperta a Dio, a Gesù, alla Chiesa, a tutti. Maria pertanto è educatrice per tutti noi: da buona madre, infatti, indica a noi figli la strada della vita! Anche noi, come Lei, siamo invitati a guardare ai bisogni degli altri e a saperci anche scomodare per andare loro incontro. In altre parole, a gettare abbondanti semi di fede, di bontà e di carità che in Dio daranno frutto di vita eterna. Talora potremo avere l’impressione che ciò non dia immediatamente grandi risultati o grandi ricompense, o almeno non quelle che noi vorremmo o come noi le vorremmo. Ma nulla di tutto ciò andrà perso, perché tutto il bene fatto non è altro che un seme prezioso che Dio, a suo tempo, farà germogliare in vita eterna: esattamente come ha fatto con Maria.
Preghiamo allora Maria, affinché ci doni la forza di passare attraverso le vicende della vita, fedeli all’Amore di Dio in noi e all’amore nostro nei confronti degli altri ed affinché Lei, che è Regina della Pace, insegni a tutti noi la via della pace, perché tutti ne abbiamo molto bisogno. Abbiamo bisogno di pace in tutti quei contesti di guerre che si stanno combattendo e che ci rattristano profondamente. Ma abbiamo bisogno di profonda pace anche dentro di noi. E abbiamo bisogno di profonda pace anche nelle nostre relazioni umane.
Maria ci accompagni su questa strada, sulla strada della vita, già adesso, in attesa di quella futura, affinché possiamo vivere bene già questa vita, lasciando dietro di noi dei semi di autentica bontà, dei semi che portino molto frutto, compiendo quel bene che è nelle nostre possibilità“.

Prima della benedizione finale, il parroco don Alfonso Rosati ha ringraziato il vescovo Bresciani per la sua presenza e ha espresso un augurio per tutta la comunità: “Anche noi come Zaccaria, rischiamo di non comprendere. Quando ci viene proposto qualcosa in più, qualcosa che va oltre, rischiamo di non partecipare. Spesso abbiamo già programmato tutto nella nostra vita, quindi capita che abbiamo paura o che non ci sia più posto per la novità a cui Dio ci chiama. Maria, invece, ascolta, accoglie e in fretta va, coinvolta e coinvolgente. Il Vangelo di oggi ci ricorda che possiamo anche noi sussultare di gioia. Questo è l’auspicio che questa Celebrazione può offrire alla storia della nostra vita e che io voglio augurare a tutti voi. Che questa Messa sia l’occasione per ripristinare la gioia e lo stupore in mezzo a noi!“.

Al termine della Celebrazione, sia il parroco don Rosati sia il vescovo Bresciani hanno salutato tutti i villeggianti che hanno deciso di trascorrere le ferie sulla costa villarosiana, augurando loro “buone vacanze e buon riposo” ed auspicando che “la parola del Signore possa essere un refrigerio per il cuore e per l’anima”.