DIOCESI – Dopo i fatti di cronaca di ieri, pubblichiamo la lettera a firma del Direttore della Caritas Diocesana di San Benedetto del Tronto, Don Gianni Croci.
“Agli abitanti del Quartiere Ponterotto.
Carissimi, so bene che la cosa migliore è dialogare guardandosi negli occhi, ma sento il bisogno di rispondere alla vostra lettera che ho conosciuto dai social. In questi anni alla Caritas abbiamo imparato ad apprezzare la sensibilità umana della gente del quartiere Ponterotto ed abbiamo conosciuto anche delle persone che si sono offerte di collaborare come volontari.
Il bene del quartiere è a cuore anche a noi della Caritas e vi ringraziamo di cuore per le vostre sollecitazioni. Anzi, chiediamo per quanto possibile, di aiutarci, denunciando alle istituzioni competenti, come noi cerchiamo sempre di fare, ogni situazione che reca disturbo alla pace e alla serenità della gente che vive nella zona. Ci addolora, quanto voi, l’ultimo fatto successo (l’altro episodio da voi segnalato non mi sembra che riguardi persone che frequentano la Caritas). Per quanto abbiamo potuto capire si è trattato di un regolamento di conti, purtroppo come altri che avvengono anche in centro città, riguardante quel mercato della droga che, insieme all’alcool, ormai dilaga anche tra i nostri ragazzi e i nostri adulti. I soggetti interessati non sono comunque ospiti della struttura, ma qualcuno che nottetempo entra di nascosto per dormire (è diventato sempre più pericoloso dormire all’aperto) e gente esterna che non conosciamo. Per questo motivo abbiamo già previsto da qualche settimana la vigilanza notturna, come anche da voi suggerito, che inizierà ad essere presente proprio in questi giorni. Ci auguriamo che questi fatti non cancellino quel po’ di bene che si cerca di fare nei confronti di chi è veramente nel bisogno. Vi assicuriamo che da parte nostra continuerà ad esserci tutta l’attenzione per evitare connivenze con qualsiasi tipo di delinquenza. A tal proposito sentiamo il bisogno di ringraziare la polizia di stato ed i carabinieri, sempre pronti ad intervenire. Purtroppo a volte si ha la sensazione che le leggi dello stato non sempre aiutano nella prevenzione e nella repressione della attività delinquenziali. Saremmo contenti di accogliervi per prendere un caffè ed ascoltare i vostri suggerimenti.
Vi chiediamo di pregare per noi, con stima”.