“Saluto tutti voi, fedeli di Roma e pellegrini di diversi Paesi. In particolare saluto i nuovi seminaristi del Collegio Nord Americano ed auguro loro un buon cammino formativo; come pure saluto la comunità ‘de la Borriquita’ di Cadice, Spagna; saluto poi i Polacchi, pensando anche alle donne e alle ragazze pellegrine al Santuario di Nostra Signora a Piekary Śląskie”. Così domenica mattina, 20 agosto, Papa Francesco, dopo la recita dell’Angelus, ha citato nei saluti alcuni pellegrini riuniti a Piazza San Pietro.
Il Pontefice ha salutato, poi, i giovani del Progetto “Tucum”, che da domenica 20 agosto hanno iniziato “una Via Lucis attraverso le stazioni ferroviarie italiane, per incontrare le persone che vivono al margine e portare loro la speranza del Vangelo”.
“Per favore, non dimenticatevi di pregare per me”, si è congedato il Santo Padre, dopo aver augurato a tutti una buona domenica e un buon pranzo.

“Tucum” – si legge su Vatican News – è il nome di un anello di noce di cocco indossato originariamente dagli Indios del Brasile in segno di fratellanza. Oggi è divenuto simbolo di lotta alla povertà e difesa degli ultimi. Ne è nato infatti un progetto che ha tra gli obiettivi: accompagnare le famiglie in difficoltà in modo più discreto e tempestivo, integrando e abbandonando la logica del pacco viveri; sostenere l’economia locale attraverso il lavoro delle piccole attività di quartiere; avviare iniziative di promozione umana in Italia e in Paesi in via di sviluppo.

È quanto mette in atto la A.p.p. Acutis S.r.l., una impresa sociale che si ispira al giovane Beato Carlo Acutis e nel 2021 è stata anche premiata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In sostanza, Tucum è uno strumento che integra interventi di welfare sociale permettendo ai cittadini di aiutare e di lasciarsi aiutare in modo responsabile e dignitoso, creando dei veri e propri “quartieri sospesi”, a modello della pratica del cosiddetto “caffè sospeso”. Con il viaggio in treno i giovani dal 18 ai 35 anni percorreranno oltre tremila chilometri in tutta l’Italia. Arrivata alla sua quinta edizione, la Via Lucis toccherà 9 città: dopo Napoli, Brindisi, Foggia, Assisi, Perugia, Bologna e Milano arriverà a Torino il 2 settembre.

Giandonato Salvia ne è l’organizzatore nonché fondatore e presidente dell’associazione assieme al fratello Pierluca. Si tratta di intercettare il dramma della povertà materiale e spirituale e di mettere al centro anche momenti di preghiera, attività e laboratori dedicati ad un santo, la cui vita possa essere per i giovani partecipanti un alto esempio di carità e impegno.

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *