Rubrica ACLI informa
DIOCESI – “Acli Informa“, due volte al mese, è lo spazio dedicato alle novità e agli approfondimenti dei servizi che Caf e Patronato Acli svolgono al servizio del cittadino.
Che il Reddito di Cittadinanza nel 2023 fosse destinato a durare solo sette mesi era cosa risaputa. Eppure è bastato un “semplice” sms a scatenare il caos. Da un punto di vista normativo, la sospensione del sussidio per le 169mila famiglie raggiunte massivamente tra il 27 e il 28 luglio dai messaggini dell’INPS, non è una novità inaspettata.
Reddito di Cittadinanza: nel 2023 solo 7 mensilità.
Nella prima Legge di Bilancio dell’era meloniana, approvata a fine dicembre scorso, c’era scritto già tutto: in vista del 2024, anno di debutto dell’Assegno di Inclusione, il 2023 sarebbe stato l’ultimo anno del RdC, che in linea generale, salvo i casi dei nuclei familiari con all’interno soggetti cosiddetti “fragili”, vedi minori, disabili e over 65, avrebbe appunto avuto un arco di sette mensilità, quindi in buona sostanza da gennaio a luglio compreso, salvo non averlo iniziato a ricevere più tardi di gennaio.
Reddito di Cittadinanza: a chi non verrà sospeso?
Come accennavamo, non è una sospensione in cui tutti sono coinvolti. Il sussidio 2023 proseguirà infatti con regolarità fino al 31 dicembre per i percettori della Pensione di Cittadinanza, mentre il Reddito non sarà tolto a quelle famiglie in cui figurano fra i componenti:
– minori;
– disabili;
– over 65.
Reddito di Cittadinanza: cosa fare dopo la sospensione?
Tornando invece ai nuclei per cui l’INPS ha stoppato (e stopperà) il Reddito, l’eventuale “presa in carico” dei servizi sociali di cui si parla nel messaggino, allude in pratica alla possibilità, per chi si trova in una forte condizione di disagio sociale, di essere inserito in un progetto di recupero; gli altri invece, cioè gli “occupabili”, dovranno recarsi presso i centri per l’impiego e firmare il Patto di servizio personalizzato per essere avviati al lavoro e tornare così a ricevere il sussidio mensile (per maggiori informazioni sul RdC è possibile rivolgersi alle sedi del Patronato ACLI).
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