“La cronaca delle settimane appena trascorse ha riproposto all’attenzione di tutti la necessità di rinnovare un patto educativo finalizzato alla comprensione delle nuove tecnologie”.

Lo scrive il direttore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali della Cei, Vincenzo Corrado, nella newsletter diffusa oggi. “È un’esigenza richiamata più volte, che – osserva – non può e non deve essere trasmessa solo dagli eventi negativi”. “C’è un contesto culturale che cambia costantemente nelle pratiche e nei valori di riferimento. Ci sono linguaggi mediati dai social che vanno oltre le stesse tecniche, influenzando stili di vita. C’è un ambiente che è sempre meno quello che abbiamo conosciuto fino a qualche anno fa”, rileva Corrado: “Eppure, nonostante l’evoluzione in corso, la chiamata alla conoscenza – e dunque all’educazione – non può essere elusa”. “Altrimenti, sarebbe tradimento comunicativo”, ammonisce il direttore dell’Ucs Cei. “Ecco, forse conviene ripartire proprio da questa accezione di una comunicazione che sa costruire ponti di comprensione per abitare le varie stagioni della vita. Non è mai troppo tardi”, conclude Corrado.

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