GROTTAMMARE – Attivare una collaborazione sui “Beni comuni” tra ente e cittadini per la cura del patrimonio pubblico è il tema al centro della stagione 2023/2024 delle Giornate della Partecipazione. L’iniziativa prenderà il via giovedì 21 settembre, con un incontro dedicato al Regolamento per l’amministrazione condivisa dei beni comuni finalizzato alla creazione dei Patti di collaborazione.
Successivamente, le Giornate della Partecipazione torneranno nei quartieri. Tre gli appuntamenti, in programma, fissati a lunedì 25 settembre (quartieri a nord di via Ballestra e centro storico), lunedì 2 (quartieri area Valtesino) e 9 ottobre (quartieri a sud del Tesino).
Rafforzare la partecipazione dei cittadini alla vita politica locale è lo scopo di questa edizione, caratterizzata oltre che, dai contenuti annunciati, anche dal rinnovo del governo locale: “Le Giornate della partecipazione – dichiara il sindaco Alessandro Rocchi – costituiscono da sempre un momento di contatto privilegiato tra i cittadini e l’Amministrazione comunale. Questa edizione, ancora di più, perché il confronto avverrà con una amministrazione rinnovata. Siamo pronti ad ascoltare e raccogliere proposte ed esigenze e ad aggiornare i cittadini sui progetti in corso”.
“L’obiettivo principale – aggiunge il neo consigliere delegato alla Partecipazione Marco Tamburro – è ridurre il tradizionale rapporto ‘cliente-fornitore’ tra i cittadini e lo Stato, puntando invece sulla collaborazione di tutti.
Il primo appuntamento (21 settembre, ndr) sarà un momento prezioso per comprendere e condividere idee”.
Prima di sottoporre il documento al Consiglio comunale e come previsto in sede di approvazione dalla Giunta comunale il 28 marzo 2023, l’Amministrazione illustrerà i contenuti del Regolamento per l’amministrazione condivisa dei beni comuni con la cittadinanza, alla presenza di un esperto che racconterà l’esperienza dei patti di collaborazione e il sistema partecipativo del Comune di Milano (ore 18, Sala consiliare).
Il Patto di collaborazione è l’accordo attraverso il quale uno o più cittadini attivi e un soggetto pubblico definiscono i termini della collaborazione per la cura di beni comuni materiali e immateriali. Le principali peculiarità che rendono il patto uno strumento diverso e più vantaggioso rispetto ad altre forme di collaborazione tra pubblico e privato, risiedono nella capacità di coinvolgere soggetti, anche singoli, generalmente distanti dalle tradizionali reti associative e interessati ad azioni di cura di un bene comune, e l’alto tasso di informalità che regola il rapporto (fonte Labsus.org).
“Durante questo incontro – prosegue il consigliere Tamburro – verranno presentati alcuni progetti che il nostro movimento Solidarietà e Partecipazione e Città in Movimento intende sviluppare, inclusa una piattaforma digitale per ampliare la partecipazione comunale. È degno di nota anche il concorso scolastico per la creazione del logo della partecipazione, che riteniamo un simbolo importante del nostro impegno. Oltre a ciò, ci sono gli incontri di quartiere per il bilancio partecipativo, che inizieranno il 25 settembre e termineranno il 9 ottobre. Opportunità per discutere e pianificare insieme le priorità di bilancio. Guardando al futuro, stiamo pianificando quattro incontri annuali, uno per trimestre, al fine di essere ancora più connessi alla comunità. A questi eventi è invitata tutta la cittadinanza”.
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