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UCSI Marche, Etica e informazione per ricercare la verità

Di Fernando Ciarrocchi

Nello stupendo scenario naturale dell’Abbadia di Fiastra, nell’aula verde, in quel di Urbisaglia, provincia di Macerata, nei giorni 16-187 settembre si è svolto il corso di formazione per giornalisti “Etica e informazione per ricercare la verità” organizzato dalla delegazione marchigiana dell’UCSI (Unione Stampa Cattolica Italiana) in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti delle Marche, l’Università degli studi di Camerino, l’Associazione il sorriso di Daniela e la Fondazione Giustiniani Baldini che concesso l’aula verde in cui si sono svolti i lavori del meeting.

Il tema proposto all’attenzione della qualificata assemblea è stato “Etica ed informazione per ricercare la verità”.

Presentato dal Ch.mo Prof. Carlo Pettinari, Magnifico Rettore dell’Università degli studi di Camerino ha iniziato i lavori il prof. Ivano Dionigi emerito dell’Università degli studi “Alma Mater Studiorum” di Bologna, latinista, traduttore e filologo.

La sua prolusione è stato un interessantissimo ed unico excursus storico-culturale e linguistico filologicamente parlando di notevole spessore.

Ha incentrato la sua attenzione e studioso sul significato della parola. Richiamare Catone ha sottolineato come la parola segue la segue sempre la cosa, una sorta di vero e proprio patto catoniano che oggi si è infranto perché usiamo parole mascherate stravolgendo il significato delle stesse. Viviamo no caso un paradosso: quotidianamente siamo immersi nel vortice comunicativo ma siamo sempre soli. Non dimentichiamo che in Inghilterra hanno istituito il Ministero della solitudine. Il prof. Dionigi prosegue “dobbiamo avere cura della parola. Bisogna essere tutti filologi, cittadini del linguaggio, che amano la parola, lo custodiscono. Abbiamo bisogno di una ecologia linguistica. La parola genera il concetto prima di trasmetterlo”.

La parola ha un suo poter intrinseco. La parola è un farmaco che cura o uccide. Il popolo preferisce la parola del sofista che consola e non quella del medico che comunica verità tristi. La parola è la clinica dell’anima: è curatrice e distruttrice è benedetta e maledetta.

“La parola è la chiave fata che apre ogni porta” (Don Lorenzo Milani)

Il Ch.mo Prof. Claudio Pettinari, Magnifico Rettore dell’Università degli studi di Camerino, scienziato e docente di chimica ha relazionato sull’importanza di comunicazione corretta in ambito scientifico: comunicare dati scientifici in modo corretto vuol dire offrire ai lettori un quadro inequivocabile dell’argomento che si sta trattando e evitare, dunque, interpretazioni distorte e fuorvianti che potrebbero generare danni irreparabili. L’ambito scientifico esige oggettività e trasparenza.

Lucia Capuzzi giornalista di Avvenire e esperta inviata ha puntato la sua attenzione sul reportage che è un’analisi del luogo in cui ci si trova con lo scopo principale di spiegare ai lettori ciò che sta accadendo in quel luogo in quel determinato momento ben contestualizzato. Il paese va conosciuto nelle sue sfaccettature e al tal scopo sono necessarie fonti affidabili. Il lettore va reso partecipe anche e soprattutto della complessità del luogo: va raccontata la realtà che si vive.

Nicoletta Dentico già vice presidente di Banca Etica, componente dell’Organizzazione della Sanità e tanto altro, ha trattato “L’etica dell’informazione nel parlare di diritti umani” sottolineando che nonostante siano trascorsi 75 anno dalla dichiarazione dei diritti universali oggi purtroppo viviamo nell’era dell’espoliazione (senza casa, senza diritti e quant’altro) dei diritti anche se la società mondiale chiede altri fondamentali come il diritto all’acqua e alla salubrità dell’ambiente.

La giornalista Patrizia Senatore di Raitre Marche ha raccontato le sue esperienze vissute sul campo occupandosi di sociale: dare voce a chi non ne ha. Momenti di grande partecipazione alla sua esperienza che ha comunicato proponendo all’attenzione i suoi servizi televisivi.

Anna Lisa Tota pro rettrice dell’Università degli studi di Roma tre ha richiamato l’attenzione dei presenti sulla necessità di come i saperi specialistici devo essere diffusi in modo accessibile a tutti. Urgono dei saperi che si intersecano con le biografie. Il sapere va vissuto, reso vivo, per questo il giornalista deve essere il mediatore che fa sintesi tra la complessità e la realtà per rendere tutto più comprensibile tutto a tutti.

Il prof. Marco Giovaglioli, docente di sociologia generale presso l’Università degli studi Camerino con chiarezza ha esposto “L’etica dei social”. Una tematica quanto mai attuale. Tra le molte criticità ha evidenziato la superficialità della comunicazione politica in cui sembra che siano determinanti i like per testare il consenso elettorale: ma tutto è sempre più virtuale perché il distacco tra politica e cittadini aumenta sempre di più.

Molto interessante anche la seconda giornata del seminario Ucsi Marche su etica e giornalismo, svoltasi il 17/09/2023, con Nando Dalla Chiesa, Franco Elisei Presidente dell’Ordine dei giornalisti delle Marche, Egizia Marzocco Presidente dell’UCSI Marche che ha moderato entrambe le giornate,  Claudio Pettinari Rettore Magnifico dell’Università degli studi di Camerino e  Massimiliano Trevisan.

Registrazione a breve sul canale YouTube Ucsi Marche. Meeting concluso da un annuncio della presidentessa Egizia Marzocco: si lavorerà a un Premio Giornalismo Costruttivo, che potrebbe tenersi in occasione della Giornata di San Francesco di Sales Constructive Network Assunta Corbo Mariagrazia Villa.