“E’ la prima volta che un Papa va a Marsiglia in tempi moderni”. Lo ha sottolineato il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, nel briefing odierno – in sala stampa vaticana – sul 44mo viaggio apostolico internazionale di Papa Francesco, che venerdì e sabato prossimo, 22 e 23 settembre, per la seconda volta in Francia: dopo Strasburgo, dunque, dove Bergoglio il 25 luglio 2014 ha tenuto un discorso al Parlamento e al Consiglio europeo, il Santo Padre toccherà una seconda città francese per un evento di carattere internazionale.
Marsiglia, la città più grande del Sud della Francia, ricca di una storia che ha visto la presenza, in fasi diverse, di romani, liguri, arabi, saraceni, presenta oggi un’identità variegata che continua ad arricchire la storia francese, con la presenza dell’immigrazione, anche per il ritorno dalle colonie.
Città accogliente fin dalle origini, se come vuole la tradizione ha accolto Marta, Maria e Lazzaro, gli amici di Gesù. Grazie al suo antico porto commerciale, è una base fondamentale del Mediterraneo: lo dimostra l’antica presenza della Madonna della Guardia, Notre dame de- la-garde, la “Bonne mére” a cui si sono sempre rivolti e si rivolgono ancora oggi marinai e i naviganti, così come i missionari che devono partire per le terre lontane. Porto, fede e mare:
“Mediterraneo come mare che unisce e non che divide, come teatro di confronto tra religioni e popoli diversi”.
Sono questi, ha spiegato Bruni, i motivi per cui per i Rencontres Méditerranéenns è stata scelta l’arcidiocesi di Marsiglia, come ha spiegato il cardinale Jean-Marc Aveline nei giorni scorsi. Il solco è quello tracciato a Bari nel 2020 e a Firenze nel 2022, con gli incontri “Mediterraneo frontiera di pace”, nati su iniziativa della Conferenza episcopale italiana e sulla scia dei Colloqui organizzati da Giorgio La Pira a Firenze dal 1958 al 1974. Il riferimento indiretto, ha ricordato il portavoce vaticano, è il precedente incontro di Bari, voluto dal Papa nel luglio 2018, in uno dei momenti più critici della guerra in Siria. Una giornata di dialogo con i rappresentanti di tutta l’area: “già allora si parlava di guerra, di migrazioni e di vicinanza tra le chiese tutte terre affacciate sul Mediterraneo”, con una particolare attenzione al discorso ecumenico e alla fraternità. Temi, questi, che saranno presenti anche a Marsiglia, ha anticipato Bruni scorrendo nel dettaglio la “due giorni” papale.
Novità delle giornate marsigliesi che precederanno l’arrivo di Francesco, il coinvolgimento dei giovani, in numero uguale ai vescovi:
sono loro “i protagonisti del futuro, i decisori del domani e del dopodomani”, le parole di Aveline. Parallelamente alle due giornate di incontri dei vescovi e dei giovani – che cominceranno domani e proseguiranno giovedì – a Marsiglia è stato allestito un Festival con esposizioni, concerti, testimonianze e veglie di preghiera.
I temi del viaggio. La questione dell’ambiente e quella della vita dei migranti. Sono questi i possibili temi del viaggio papale, evocati già dalla parola “sponde” che caratterizza il Mare nostrum. “Il Mediterraneo è il punto caldo in cui si avvertono con forza i cambiamenti recenti legati alla questione ambientale, e le relative tensioni”, ha detto Bruni: quelli di Marsiglia saranno “incontri tra mondi diversi ma vicini, uniti dallo stesso mare, e uniti in questa vicinanza”. Al centro, la vita dei migranti, “persone costrette lasciare casa e famiglia alla ricerca di un futuro, di un qualsiasi futuro”, solcando il Mediterraneo che è diventato il più grande cimitero del mondo. Senza contare l’orrore delle rotte sulla terra, denunciato da Francesco a Lampedusa e a Lesbo ed evocato anche nell’Angelus di domenica scorsa. Nel quattro discorsi che terrà Francesco a Marsiglia, è inoltre “verosimile” per il portavoce vaticano “che il pensiero vada anche ai molti santi che hanno attraversato la Francia e che da qui hanno un’eco particolare anche per l’Europa”. In questo senso, Marsiglia può rivestire “una missione speciale in Francia e nel Mediterraneo”.
La guerra, in Ucraina ma più in generale, resta infine sullo sfondo del viaggio “per il dolore che provoca al Santo Padre e le conseguenze dolorose per i popoli mediterraneo”.
Il programma. Il 22 settembre l’aereo con a bordo il Papa partirà alle 14.35 dall’aeroporto di Fiumicino, per atterrare a Marsiglia alle 16.15, orario dell’accoglienza ufficiale. Francesco sarà accolto dal primo ministro francese, Élisabeth Borne, che poi si tratterrà con lui per un breve incontro. Alle 16.45 il Il trasferimento alla basilica di Notre-Dame de la Garde con arrivo alle 17.15 per la preghiera mariana con il clero diocesano in un luogo emblematico della città, a sud del Porto Vecchio su un picco calcareo costruito nella seconda metà dell’Ottocento, dal vescovo dell’epoca, nel punto più alto di Marsiglia. Nella parte alta della basilica, Francesco sarà accolto al cardinale Aveline, insieme al rettore, e percorrerà la navata centrale fino all’altare, dove reciterà una preghiera silenziosa davanti alla statua della Vergine, deporrà una candela e pronuncerà un saluto. Alle 17.45 il trasferimento a piedi al Monumento per i marinai e i migranti spariti in mare, dove alle 18 ci sarà il momento e di raccoglimento con i leader religiosi e il l’intervento del Papa, che al termine si reca davanti al Monumento citato per deporre una corona. Dopo il saluto ai leader religiosi, alle 19 il rientro in arcivescovado. La giornata del 23 comincerà con l’incontro privato con alcune persone in situazione di disagio economico: “la sede si sta valutando, era in arcivescovado ma probabilmente si sposterà dalle Suore di Madre Teresa”, ha reso noto Bruni.
Poi Francesco si reca al Palais du Pharo, dove interverrà alle 10 alla sessione conclusiva dei Rencontres Méditerranéenns, alla presenza di circa 900 persone, tra vescovi francesi vescovi del Mediterraneo, giovani e autorità politiche. Il Papa sarà accolto dl presidente fancese Emmanuel Macon e dalla moglie Brigitte,
che incontrerà alle 11.15. Alle 12 il ritorno in arcivescovado. Nel pomeriggio, alle 15.15 il trasferimento in auto prima chiusa e poi aperta per il Velodrome, per la Messa – in francese, con omelia in italiano – in programma alle 16.15. Alle 17.15 il trasferimento all’aeroporto, dove alle 18.45 si terrà la cerimonia congedo con il presidente della Repubblica. L’aereo papale partirà da Marsiglia alle 19.15, con rientro a Roma Fiumicino previsto per le 20.50.
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