L’Azerbaijan ha sferrato un nuovo attacco alla regione armena del Nagorno-Karabach, definendola “operazione anti-terrorismo”, ma per compiere quello che gli abitanti dell’enclave vedono come la “de-armenizzazione” della regione. Il presidente del Consiglio Ue Charles Michel in un messaggio ha intimato: “le azioni militari dell’Azerbaijan devono fermarsi immediatamente per consentire un dialogo autentico tra gli armeni di Baku e del Karabakh”. A condannare l’attacco, che ha colpito diverse abitazioni civili, anche l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell, che attraverso il portavoce Peter Stano ha sottolineato: “questa escalation militare non deve essere usata come pretesto per forzare l’esodo della popolazione locale”. L’Ue ha anche rinnovato il suo impegno a facilitare il dialogo, sebbene sia “necessario fermare la violenza per creare un ambiente favorevole ai colloqui di pace e di normalizzazione”.