GROTTAMMARE – “Polveriera Mediterraneo. Dall’Afghanistan all’Algeria, le nuove sfide per l’ordine mondiale” è il recente libro curato dalla grottammarese Michela Mercuri insieme ad Alberto Gasparetto, pubblicato da Franco Angeli.
Michela lei da circa 20 anni si occupa di Medio Oriente e Nord Africa con particolare riferimento ai temi della geopolitica e della sicurezza. In questo libro qual è l’aspetto sul quale si focalizza e perché?
In questo libro abbiamo deciso di occuparci di un’area molto vasta, che in termini tecnici si chiama Mediterraneo allargato, che si estende, come appunto richiama il sottotitolo del libro dall’Afghanistan all’Algeria. Abbiamo scelto di concentrarci su questa grande porzione di mondo che è stata fagocita dall’invasione Russa dell’Ucraina, per far notare come non soltanto quest’ultimo quadrante sia una delle principali sfide per l’Ordine mondiale ma ci sono tanti altri Paesi. In questo libro ci siamo concentrati su tanti Paesi dimenticati come l’Iran dove le proteste delle donne per rivendicare i propri diritti vanno avanti contro una polizia morale sempre più violenta, ed ancora l’Afghanistan dove dopo il ritiro degli americani la società è guidata dai talebani con tantissime restrizioni nei confronti delle donne e altri scenari come l’Arabia Saudita e la Siria dove la guerra continua ad andare avanti. Ed ancora la Turchia di Erdogan. Cerca di dare un quadro quanto più esaustivo possibile di tanti Paesi che possono rappresentare delle grandi incognite per il futuro del mondo.
Quanto lavoro c’è stato dietro tutto questo?
I Paesi trattati in questo volume sono tanti, uniti da un filo conduttore che è quello delle future minacce per la stabilità del sistema internazionale, di conseguenza il lavoro è stato enorme. Ogni studioso, che si è occupato di una singola area, dalla Turchia all’Iran tanto per citarne alcune, ha cercato di sottolineare gli aspetti più critici e che potrebbero essere le sfide più impellenti anche nei confronti della stabilità del sistema internazionale. Quindi è stato molto lungo e complesso che ha visto insieme un team di studiosi specializzati in ogni singolo Paese per dare un quadro quanto più dettagliato, pur rimanendo un testo con un linguaggio semplice che può essere compreso non solo dagli esperti del settore.
In questo volume sono raccolti tanti saggi in cui gli autori realtà differenti ma interconnesse, come l’Afghanistan, il Nord Africa e l’Arabia Saudita, riunendo i pezzi di quel grande puzzle che è la “polveriera Mediterraneo”.
Ci siamo concentrati su tematiche che non vengono più trattate. In questo momento la questione russo-ucraina così come quella migratoria, domina le prime pagine dei giornali. Ma noi con questo libro vogliamo dire che non c’è solo questo, il Medio Oriente o Mediterraneo allargato, continua ad essere un teatro in profondo e imprevedibile mutamento. Per questo dobbiamo tenere alta l’attenzione anche su altre questioni per essere pronti a sfide future.
Si può affermare che questo volume, scritto da studiosi autorevoli ed esperti, riporta una serie di informazioni che spesso non vengono volutamente diffuse? Qual è l’obiettivo?
Questo libro è stato pubblicato da Franco Angeli che ha creduto nel progetto difficile in un momento in cui l’attenzione del mondo è concentrata su altri temi, come l’Ucraina e il tema migratorio. Grazie al professore Vittorio Emanuele Parsi che ha creduto anch’esso in questo progetto aiutandoci a diffondere ciò che accade in questa immensa porzione di mondo che va dall’Afghanistan all’Algeria, sempre meno considerata.
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