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La Parrocchia Sacra Famiglia saluta e ringrazia Don Juvénal, Don Francesco: “Abbiamo vissuto sei anni insieme come fratelli e amici”

SAN BENEDETTO DEL TRONTODon Juvénal, dopo 6 anni di servizio pastorale nella parrocchia Sacra Famiglia di San Benedetto del Tronto, torna nella sua diocesi di Uvira, in Congo.
Per ringraziare Don Juvénal, la comunità parrocchiale ha organizzato un momento di festa per domenica 1° ottobre che avrà inizio alle ore 11.00 con la Santa Messa e che proseguirà con un momento di convivio nel cortile.

Don Franceco Ciabattoni, parroco della Sacra Famiglia dichiara: “Ho conosciuto don Juvenal nel 2017, quando si è presentato alla parrocchia Sacra  Famiglia, per essere accolto come sacerdote studente.
Abbiamo vissuto sei anni insieme, come fratelli e amici. Fin dal primo giorno ho  specificato che io non ero il suo superiore anche se avevo la responsabilità della cura e  del mantenimento. 

Lui ha dimostrato fin da subito di essere affidabile nel servizio. Qualsiasi cosa gli veniva  affidata la faceva bene. Non abbiamo mai avuto un momento di contrasto per nessuna  situazione. Abbiamo dialogato e collaborato nell’attività della parrocchia. Sempre  presente nel Consiglio Pastorale Parrocchiale e in tutti i gruppi. Ricordo le attività  ricreative, i campi scuola, le gite, le feste, le cene. Non è mancato mai. Ci siamo sempre confrontati sulle varie tematiche, ecclesiali e d vita. Ci siamo sempre  detti tutto e per questo non abbiamo mai costruito steccati.  

Lui ha studiato a Roma prendendo il dottorato in teologia dogmatica. E’ stato un bel  momento che abbiamo festeggiato insieme.  

Abbiamo vissuto momenti intensi che ci hanno legato profondamente. Per esempio la festa per il 50º della Parrocchia Sacra Famiglia (2018-2019), Il  pellegrinaggio in terra Santa. Abbiamo vissuto anche gli anni brutti e bui del COVID.  Momenti di sofferenza come la morte di mio padre. Dove ha saputo starmi vicino come  un fratello. 

Abbiamo vissuto momenti di formazione e di intuizione pastorale come la fondazione dei  cavalieri di San Giuseppe o la distribuzione straordinaria di genere alimentari nel periodo  del COVID. Abbiamo aperto un gemellaggio con la sua comunità del Congo sostenendo  le adozioni a distanza, rima con l’associazione missionaria La Croce dl Sud ed ora  autonomamente con l’associazione da lui fondata in Africa ‘Madre Teresa’.
Ha saputo dare, non solo a me ma anche ai fedeli, sempre una parola buona e con il  sorriso.
Insomma la convivenza con questo sacerdote straniero per me è stata più che positiva.
Purtroppo il tempo di servizio in Italia è terminato. Ora andrà a dare quanto ha ricevuto nella sua Africa come Rettore dell’Università di Uvira in Congo.
Noi siamo contenti di averlo aiutato e sostenuto nello studio e nella formazione.
Domenica 1 ottobre tutta la comunità è invitata ad un saluto solenne ed ufficiale. Alle ore  11 con la Messa Solenne e poi con un rinfresco nel cortile.
Lo salutiamo con un po’ di tristezza per il distacco ma compagnato dalla gioia che farà  bene il suo dovere in Congo a servizio del suo popolo.
Naturalmente la nostra comunità sarà sempre la sua casa e ogni qualvolta che tornerà a  trovarci. Sarà accolto come un fratello.  

Buon viaggio caro don Juvenal”.

Redazione: