Per ringraziare Don Juvénal, la comunità parrocchiale ha organizzato un momento di festa per domenica 1° ottobre che avrà inizio alle ore 11.00 con la Santa Messa e che proseguirà con un momento di convivio nel cortile.
Don Franceco Ciabattoni, parroco della Sacra Famiglia dichiara: “Ho conosciuto don Juvenal nel 2017, quando si è presentato alla parrocchia Sacra Famiglia, per essere accolto come sacerdote studente.
Abbiamo vissuto sei anni insieme, come fratelli e amici. Fin dal primo giorno ho specificato che io non ero il suo superiore anche se avevo la responsabilità della cura e del mantenimento.
Lui ha dimostrato fin da subito di essere affidabile nel servizio. Qualsiasi cosa gli veniva affidata la faceva bene. Non abbiamo mai avuto un momento di contrasto per nessuna situazione. Abbiamo dialogato e collaborato nell’attività della parrocchia. Sempre presente nel Consiglio Pastorale Parrocchiale e in tutti i gruppi. Ricordo le attività ricreative, i campi scuola, le gite, le feste, le cene. Non è mancato mai. Ci siamo sempre confrontati sulle varie tematiche, ecclesiali e d vita. Ci siamo sempre detti tutto e per questo non abbiamo mai costruito steccati.
Lui ha studiato a Roma prendendo il dottorato in teologia dogmatica. E’ stato un bel momento che abbiamo festeggiato insieme.
Abbiamo vissuto momenti di formazione e di intuizione pastorale come la fondazione dei cavalieri di San Giuseppe o la distribuzione straordinaria di genere alimentari nel periodo del COVID. Abbiamo aperto un gemellaggio con la sua comunità del Congo sostenendo le adozioni a distanza, rima con l’associazione missionaria La Croce dl Sud ed ora autonomamente con l’associazione da lui fondata in Africa ‘Madre Teresa’.
Ha saputo dare, non solo a me ma anche ai fedeli, sempre una parola buona e con il sorriso.
Insomma la convivenza con questo sacerdote straniero per me è stata più che positiva.
Purtroppo il tempo di servizio in Italia è terminato. Ora andrà a dare quanto ha ricevuto nella sua Africa come Rettore dell’Università di Uvira in Congo.
Noi siamo contenti di averlo aiutato e sostenuto nello studio e nella formazione.
Domenica 1 ottobre tutta la comunità è invitata ad un saluto solenne ed ufficiale. Alle ore 11 con la Messa Solenne e poi con un rinfresco nel cortile.
Lo salutiamo con un po’ di tristezza per il distacco ma compagnato dalla gioia che farà bene il suo dovere in Congo a servizio del suo popolo.
Naturalmente la nostra comunità sarà sempre la sua casa e ogni qualvolta che tornerà a trovarci. Sarà accolto come un fratello.
Buon viaggio caro don Juvenal”.