SAN BENEDETTO DEL TRONTO – S’intitola “La panchina è al solito posto” il racconto scritto da Arianna Pignotti con il quale ha conquistato la giuria del XXIX Premio letterario Energheia.
Arianna pensava di raggiungere un simile risultato?
Non ho mai pensato di poter vincere un premio letterario internazionale e prestigioso come quello di Energheia, aperto alla partecipazione di scrittori ben più esperti e talentuosi di me. E’ stato dunque grande il mio stupore nell’apprendere di essere stata decretata vincitrice per il miglior testo da sceneggiare. Mi sono sentita incredibilmente intimidita, ma allo stesso tempo fiera di quanto ero riuscita a creare grazie alla mia passione per la scrittura.
A cosa si è ispirata nello scrivere questo racconto?
La mia fonte d’ispirazione per questo breve racconto, così come per gli altri che ho scritto nell’ultimo anno, è sempre la stessa: la recente scomparsa della mia amatissima nonna materna, Viola, inesauribile fonte d’amore, di saggezza e incoraggiamento. I miei testi sono un silenzioso grido di dolore, oltre che un tributo a una donna straordinaria.
Lei frequenta la classe 4E del liceo scientifico Rosetti. Sa già cosa le piacerebbe fare in futuro?
Ho ben due sogni nel cassetto: uno è quello di poter continuare a scrivere, condividendo sogni, paure e aspirazioni con un numero sempre maggiore di persone; l’altro è quello di esercitare la professione di medico. Sarebbe bello realizzarli entrambi: con il primo appagherei il mio immenso desiderio di raccontare il mio mondo interiore, attraverso storie che, mescolando realtà e fantasia, facciano riflettere, divertire e talvolta consolino il lettore. Laureandomi in medicina invece aiuterei concretamente chi soffre. Sono due progetti ambiziosi, ma scelgo di guardare al futuro con speranza e ottimismo, malgrado le prove che la vita ci costringe a superare.
Quali sono i generi letterari che ama di più?
Adoro Dostoevskij, il suo libro “Le notti bianche” è un capolavoro che rileggerei decine di volte, le poesie di Leopardi, un autore che racchiude in ogni sua opera pura bellezza, riuscendo a fare della fragilità un’arte, ma anche i meravigliosi romanzi di Jane Austen. Tra i tanti capolavori della letteratura italiana e internazionale c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Cosa le piace fare durante il tempo libero quando è libera da impegni scolastici?
So che può apparire scontato ma la cosa che amo fare di più in assoluto è leggere. Ogni volta che sfoglio le pagine di un libro avviene un piccolo miracolo: viaggio, rido, soffro e mi appassiono a storie nelle quali, a volte scopro una pagina che sembra stata scritta solo per me e in cui mi riconosco. E’ questa la magia della letteratura.
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