GROTTAMMARE – Dal 10 al 12 ottobre 2023, presso la Chiesa San Pio V in Grottammare, si terrà il triduo di preghiere in onore del Beato Carlo Acutis. Si inizierà in concomitanza con l’anniversario della Beatificazione del giovane e si concluderà nel giorno della sua nascita in cielo, avvenuta il 12 ottobre 2006.
I tre giorni, martedì 10, mercoledì 11 e giovedì 12 ottobre, saranno caratterizzati dalla preghiera del Santo Rosario alle ore 18:00 e dalla celebrazione della Santa Messa alle ore 18:30, che saranno predicati dal parroco, Mons. Federico Pompei.
La Chiesa di San Pio V ospita una statua raffigurante il Beato Carlo Acutis, grazie al dono di circa 100 persone che si sono offerte di acquistarla, a seguito dell’iniziativa di Simone Incicco (Direttore del giornale Grottammare e del nostro giornale diocesano L’Ancora) e di Giulia Damiani (responsabile dell’Adorazione Eucaristica Perpetua).
L’opera, in legno, scolpita e pitturata interamente a mano con colori a olio, è stata realizzata in Italia da un laboratorio di artigiani specializzati nella realizzazione di statue di santi per chiese, cappelle e cattedrali a Ortisei ed è stata acquistata attraverso l’Editrice Shalom: www.editriceshalom.it
In concomitanza con il Triduo, nell’itinerario previsto per la Peregrinatio della Madonna di Lourdes, organizzato dall’UNITALSI Nazionale, nella giornata di mercoledì 11 ottobre, la parrocchia di San Pio V ospiterà anche l’immagine Mariana.
Il simulacro arriverà nella tarda mattinata e sarà esposto in Chiesa.
Nel tardo pomeriggio, dopo il Rosario delle 18:00 e la Messa delle 18:30, si terrà la processione aux flambeaux.
Il Beato Carlo Acutis, raffigurato nella statua con un rosario in tasca, recitava ogni giorno la preghiera alla Madonna e viveva l’Adorazione Eucaristica Perpetua. Egli affermava: “Ci si mette di fronte al sole e ci si abbronza … ma, quando ci si mette dinanzi a Gesù Eucaristia, si diventa santi”.
“Questa statua – dichiara il parroco don Federico Pompei – è la testimonianza del fatto che anche l’arte e la bellezza possono essere strumenti nelle mani di Dio, quindi strumenti di evangelizzazione e di avvicinamento alla fede.
Quest’opera ha inoltre anche un ulteriore valore aggiunto: è un dono che giunge dalla comunità cristiana. È offerto infatti da alcuni fedeli che un anno fa mi hanno chiesto la disponibilità della chiesa e mia, per i primi quindici giorni del mese di ottobre 2022, per poter effettuare una Celebrazione Eucaristica e una riflessione sul Beato Carlo Acutis.
Determinante per la decisione di acquistare la statua, oltre al pregio dell’opera, è stata la testimonianza intima, a tratti commovente, che la signora Antonia Salzano, mamma del Beato Carlo, ci ha regalato in quei giorni, raccontando la vita di suo figlio e tenendo la platea sempre attenta ed interessata.
La partecipazione della gente è stata davvero grande: la chiesa era gremitissima di persone accorse da vari paesi della nostra Diocesi e anche da località limitrofe appartenenti ad altre Diocesi. All’ultimo incontro specialmente c’è stata una risposta così straordinaria che ha portato la chiesa a riempirsi in ogni suo angolo e molte persone intervenute sono rimaste fuori, nella piazza antistante l’edificio sacro. In particolare in questi mesi sono venuti a trovarci numerosi gruppi di ragazzi e giovani accompagnati dalle famiglie, dai sacerdoti e dai catechisti“.
Il Beato Acutis è una figura molto cara ai giovani. Non è un caso che sia stato scelto dal Comitato organizzatore portoghese come uno dei tredici patroni della Giornata Mondiale della Gioventù che si è svolta a Lisbona. Nato a Londra da genitori italiani il 3 maggio 1991, Acutis cresce a Milano, dove scopre presto di essere portato per l’informatica, un dono che mette al servizio degli altri e di cui si serve per divulgare contenuti di formazione cristiana. È particolarmente devoto alla Vergine e all’Eucaristia e si dedica al volontariato, tra i senzatetto e nelle mense dei poveri. Colto da una leucemia fulminante nel settembre del 2006, muore il 12 ottobre dello stesso anno, a soli 15 anni. Di Lui la madre ha detto: “Mio figlio Carlo mi ha insegnato che una vita bella non è una vita lunga, bensì una vita piena, in cui Gesù viene messo al primo posto”.
“La statua del Beato Acutis – prosegue il parroco don Federico – è stata posta in un luogo altamente significativo all’interno della chiesa di San Pio V: accanto all’antico Battistero, per sottolineare il legame profondo tra il Battesimo e la vocazione di tutti i battezzati alla Santità; di fronte alla Cappella Eucaristica, in considerazione del fatto che il giovane Carlo era un innamorato dell’Eucaristia (ogni giorno infatti praticava l’Adorazione Eucaristica e partecipava alla Messa); sotto ad una tela raffigurante San Vincenzo de’ Paoli, in quanto il Beato Acutis faceva assistenza ai poveri”.
“Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita di quei giorni di preghiera e quanti concretamente hanno contribuito per l’acquisto e il dono della statua. – conclude don Pompei – In particolare ringrazio Simone Incicco, direttore anche del giornale Grottammare, oltre che del giornale diocesano e il Gruppo di Adorazione Eucaristica Perpetua, nella persona di Giulia Damiani, da cui è partita l’iniziativa e che si sono particolarmente adoperati per l’acquisto della statua.
Sono sicuro che questo giovane Beato sarà di esempio a tanti fedeli della nostra comunità e in particolare ai giovani.
Chissà che la presenza della statua nella nostra chiesa non sia anche foriera di qualche bella vocazione”.
A conclusione del triduo, verrà posta ai piedi della statua, l’elenco di tutti i benefattori che hanno contribuito all’acquisto della statua.
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