“I popoli indigeni ci aiutano a comprendere la relazione con l’ambiente e la necessità di curare la nostra casa comune. Ci aiutano ad essere una Chiesa attiva, samaritana, presente, misericordiosa”. E’ l’omaggio del card. Leonardo Ulrich Steiner, arcivescovo di Manaus (Brasile), che durante il briefing odierno sul Sinodo ha raccontato la “lunga esperienza di sinodalità” vissuta dal suo Paese, con una capitale come Manhaus che vanta due milioni di abitanti e la foresta dell’Amazzonia, “che si sprona a curare maggiormente l’ambiente in questa situazione deplorevole in cui si trova”. “Il Sinodo è un processo”, ha proseguito il cardinale facendo un parallelo tra l’esperienza della Chiesa universale e quella della sua Chiesa locale: “Non stiamo cercando soluzioni, ma esercitando la sinodalità. Tutti siamo coinvolti in questo processo, abbiamo la possibilità di parlare, di esprimerci, sempre tenendo in considerazione la missione del gregge. Per noi l’Amazzonia è un incentivo a continuare in questo cammino che cerca di coinvolgere tutti nel processo di evangelizzazione”.
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